Dieci giorni di cultura in fabbrica: fino al 24 novembre si celebra la dodicesima edizione della Settimana della Cultura d'impresa ed è l'occasione giusta per gustarsi qualche gioiello proveniente dai ricchi archivi delle nostre aziende non sempre disponibili al pubblico. Chicche quali i cinque disegni a china firmati da Renato Guttuso e ispirati a un viaggio in Egitto che l'artista compì con Giovanni Pirelli: «Sulla riva del Nilo» è il titolo della mostra d'arte allestita alla Fondazione Pirelli di viale Sarca. O lavori come le trenta chine originali di Fortunato Depero, poi diventati celebri manifesti pubblicitari, che la Galleria Campari espone nella sua sede di Sesto San Giovanni a testimonianza del vitale sodalizio tra l'artista futurista e l'inventore del mitico aperitivo.
Sono i due appuntamenti più interessanti tra le tante iniziative organizzate da Museimpresa, associazione italiana archivi e musei d'impresa con una cinquantina d'iscritti in Italia. Alla Lombardia va il primato del numero: da quello del Cavallo Giocattolo della Chicco a Grandate, in provincia di Como, all'archivio storico dell'Alfa Romeo, passando per gli antichi laboratori farmaceutici della Bracco, per il museo Zambon di Bresso, per i distillati della Collezione Branca, e poi ancora, per chi ama il design, il Kartellmuseo di Noviglio. Senza dimenticare la miniera di fotografie e documenti che riempiono gli archivi della Pirelli o della Fondazione Dalmine, in provincia di Bergamo.
Negli ultimi anni, e nonostante la crisi, i musei d'impresa hanno elevato i loro standard di qualità e scelto di interpretare in modo nuovo il trito concetto di responsabilità sociale d'impresa promuovendo, come nei casi citati, iniziative culturali slegate al mero marketing. Costituiscono per questo un caso che ha suscitato interesse in Europa, dove alcuni marchi hanno ideato musei-brand di grandezza e successo di pubblico colossali (Guinness e Mercedes, su tutti): i numeri e le dimensioni delle realtà museali italiane sono diversi, è vero, ma va detto che durante l'ultima edizione della Settimana della Cultura d'impresa sono state circa 10mila le persone che hanno approfittato delle «porte aperte» per visitare questi musei che raccontano, attraverso la storia del loro marchio, un tassello del made in Italy.
Apertura a ingresso libero per visite guidate nei musei (è necessaria la prenotazione su museimpresa.com): si può scegliere, tra gli altri, tra il Mumac, il museo della macchina del caffè di Binasco, il museo Kartell, il museo di Banca Mediolanum, la collezione Branca e anche la Zucchi Collection a Rescaldina.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.