Ragazza violentata in metro, Fi: "Ormai è un'emergenza"

È la terza aggressione in poco più di un mese. Denunciato romeno

Ragazza violentata in metro, Fi: "Ormai è un'emergenza"

Le ha afferrato il seno e le ha strappato la camicetta. Lei è riuscita a divincolarsi e a fuggire fino a raggiungere la security di Metropolitana milanese che subito ha allertato i carabinieri. I militari hanno fatto scattare le ricerche e poco dopo hanno acciuffato l'uomo. L'ennesima brutta avventura di una ventenne si è conclusa così due sere fa, con la denuncia a piede libero del suo aggressore, un trentaduenne rumeno. L'episodio riporta alla memoria la tentata violenza contro una giovane a Garibaldi, in quel caso la ragazza si era difesa grazie allo spray al peperoncino. A fine giugno era stata un'altra ventenne a essere violentata da un tassista abusivo. Per il centrodestra ormai il problema è generale e legato al fenomeno dell'immigrazione.

Il primo caso ad aver acceso un faro sulla vita notturna milanese era stato quello di una ventenne aggredita da un tassista abusivo chiamato per riportarla a casa dopo la serata in discoteca. Ahmed Esehebbiny Ahmed Nabawy, 61 anni, italiano di origine egiziana aveva abusato a fine giugno della fiducia della giovane che aveva accompagnato più volte. E già in quel caso il pm Maria Letizia Mannella aveva specificato che «Si tratta del terzo caso del genere, sembra la fotocopia dei precedenti». Poi c'è stato l'episodio di una venticinquenne sfuggita all'aggressione di un nigeriano alla stazione Garibaldi il 20 luglio: grazie alla sua prontezza di riflessi la giovane si era salvata estraendo lo spray al peperoncino e spruzzandolo negli occhi del molestatore. Il caso aveva sollevato molte polemiche. «Arrestato oggi lo stupratore. P.s. Non vi posso dire che è un immigrato nigeriano, clandestino e con precedenti penali, sennò mi accusano di razzismo» aveva commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Adesso la storia si ripete con l'aggressione a un'altra venticinquenne, questa volta sudamericana, da parte di un trentaduenne rumeno. L'episodio è avvenuto due sere fa verso le 23 alla stazione di Corvetto: per salire in metropolitana è stata avvicinata dallo sconosciuto che le ha palpeggiato il seno riuscendo anche a sfilarle la camicia, ma lei è riuscita a divincolarsi e a fuggire raggiungendo il personale di vigilanza di Metropolitana milanese che a sua volta ha avvertito i carabinieri. Poco dopo, grazie alla descrizione della giovane, i militari hanno trovato l'aggressore che è stato denunciato a piede libero. Le polemiche sono subito infuriate: «La misura è colma, è ora di intervenire concretamente -ha attaccato l'europarlamentare forzista Stefano Maullu - I passeggeri della metropolitana e delle stazioni ferroviarie milanesi non possono continuare a rimanere alla mercé di stupratori, di delinquenti, di criminali di ogni genere». «Il centro sinistra è sempre più sordo al problema dell'immigrazione irregolare è intervenuto Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia i dati del 2017 dell'Osservatorio Regionale per l'integrazione e la Multietnicità e di Eupolis dicono che a Milano il numero dei clandestini è di 45.730. Se a Milano è così forte il problema dell'immigrazione e del degrado, il responsabile è indubbiamente il centro sinistra». «Un'altra aggressione a sfondo sessuale ai danni di una giovane ragazza da parte di un altro straniero ha commentato Silvia Sardone, consigliere regionale del gruppo Misto - Non hanno fatto nemmeno in tempo a spegnersi gli echi della violenza alla stazione di Porta».

«Possibile che a Milano la sera debba scattare il coprifuoco, per colpa delle politiche buoniste della Sinistra, che ha riempito le nostre strade di sfaccendati e delinquenti?». Ha rincarato la dose il consigliere regionale del Carroccio Massimiliano Bastoni.

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