Raid contro tre ristoranti Giallo nel «salotto» in Galleria

Danni a Savini, Gatto Rosso e Salotto, uniti da una querelle sul rinnovo degli spazi. Confcommercio: «È intimidazione»

Chiara Campo

Dalla «Rissa» celebrata nel dipinto di Umberto Boccioni nel 1910 alle mazze in Galleria. I titolati del ristorante «Savini», «Gatto Rosso» e «Il Salotto» hanno trovato una brutta sorpresa ieri mattina all'apertura dei locali. Una vetrina dei dehors infranta ciascuno. I carabinieri intorno alle 10 sono passati a raccogliere le denunce e requisire le immagini delle telecamere del Comune puntate sul salotto 24 ore u 24. I titolari hanno tamponato con il nastro adesivo il danno per lavorare come al solito e hanno cercato di moderare le parole sul raid vandalico, lasciando parlare (senza filtri) il portavoce dell'associazione il Salotto Pier Galli. Che definisce «una cosa assurda» che ha «dell'inverosimile» la coincidenza tra la scelta dei locali danneggiati e il fatto che siano proprio quelli coinvolti nella querelle con Palazzo Marino sul rinnovo dei contratti d'affitto. A novembre dell'anno scorso la giunta Pisapia votò il rinnovo della concessione ai tre ristoranti per altri 12 anni e senza bando pubblico, come tutela ai locali storici. Un automatismo contestato dall'ex presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, che interpellò l'Anac. Il presidente dell'anticorruzione Raffaele Cantone invitò al Comune a rispettare il principio della libera concorrenza, mettendo a gara gli spazi. Scontato il ricorso al Tar dei tre titolari, lo scorso giugno però i giudici hanno riconosciuto il rinnovo senza bando come bottega storica solo al Savini. e Gatto Rosso e Salotto hanno fatto appello al Consiglio di Stato. Nelle scorse settimane l'assessore al Bilancio Roberto Tasca ha scritto ad Anac per proporre una soluzione che tuteli la concorrenza e dia una chance ai locali che operano in Galleria da tanti anni: gara pubblica, ma diritto di prelazione per chi ha investito parecchi fondi negli anni per il rinnovo dei locali. Se arrivasse il via libera, i titolari potrebbero anche ritirare il secondo ricorso. In questo limbo, a fine mese scadrà già il contratto del Salotto ed entro l'anno quello del Gatto Rosso. La coincidenza tra i danneggiamenti e la diatriba ha colpito ovviamente le vittime e l'associazione. Galli ha chiuso il suo locale di fronte al Salotto all'una, quindi il raid è scattato sicuramente dopo quell'ora e prima delle 6. «É curioso - sottolinea - che noi, il Biffi e altri locali in Galleria siamo stati risparmiati. Forse è un retropensiero e sarò smentito, ma ha tutto l'aspetto di un atto intimidatorio, non si sa con quale finalità. É un fatto grave, chiediamo al Comune massima protezione e allerta, non solo sul fronte sicurezza ma anche sulla questione del bando. Ci sono tanti appetiti di organizzazioni poco trasparenti sulla Galleria, dica subito come intende procedere e l'Anac mostri attenzione garantendo il diritto di prelazione a questi locali». «Stiamo sbobinando le immagini delle telecamere e collaboriamo con i carabinieri per individuare la dinamica dei fatti e i responsabili» assicura l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza.

Per il vicepresidente di Confoommercio Milano Maro Peserico «non è certo una bella coincidenza quella di avere atti vandalici in Galleria, proprio nel giorno in cui affrontavamo i temi della legalità,. Un episodio di intimidazione grave, sul quale auspichiamo che le Forze dell'Ordine facciano al più presto chiarezza».

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