Rapine a colpi di tacco in faccia, trans nei guai

Presa la peruviana «Dulcina», terrorizzava le vittime

Nell'ambiente è conosciuto come «Dulcina», ma trattasi di transessuale di origine peruviana, con muscoli da pugile e caratterino pungente che di zuccheroso ha ben poco. Infatti Cesar Manuel Yovera G. (così si chiama) classe 1972, secondo gli investigatori del commissariato «Villa San Giovanni» che l'hanno arrestato giovedì sera a casa sua a Cinisello Balsamo con l'accusa di rapina e lesioni personali aggravate, tra il luglio 2017 e il marzo 2019, in quattro occasioni, ha aggredito altrettanti connazionali (tutte «colleghe» di lavoro tra i 36 e i 51 anni) per rapinarli. «Ha un'indole molto violenta e terrorizzava le sue vittime con cocci di bottiglie di vetro o con il tacco delle scarpe per poterle sfregiare» spiega la polizia che documenta gli assalti del peruviano nella pineta di Appiano Gentile (due casi, uno nel luglio 2017 e l'altro ad agosto di un anno fa), il 2 giugno di quest'anno a Cinisello Balsamo e a Milano, in viale Fulvio Testi, il 2 luglio. A far scattare l'inchiesta proprio quest'ultimo assalto. Dulcina ha avvicinato la collega 36enne con fare gentile in viale Fulvio Testi (dove entrambe si prostituivano), l'ha accompagnata con garbo sotto casa, nella zona di via Padova, e qui, altrettanto carina e cortese, le ha chiesto dei soldi. Al suo rifiuto è nata una lite furibonda, con Dulcina che la colpisce con una bottigliata in faccia e la rapina di 500 euro.

È stato allora che a Villa San Giovanni sono risaliti ad altri due episodi di cui una trans armata di tacco e propensa allo sfregio aveva ripetuto il medesimo copione con altre tre colleghe: Dulcina ha lasciato la sua «firma» E questo l'ha portata dritta dritta in cella.

PaFu

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