Recupero Con i fondi di Bank of America

Il Napoleone di Brera, la statua bronzea di Antonio Canova, è pronto a rifarsi il look sotto gli occhi dei visitatori per quello che si annuncia come uno dei restauri più importanti a Milano nel corso di quest'anno. Si comincia a giugno: per tre mesi, fino a metà settembre, la statua verrà analizzata nella posizione dove attualmente si trova, al centro del cortile di Brera, poi sarà adagiata in orizzontale, sotto un apposito cuscino, per essere «curata» e rimessa a nuovo. L'intero processo durerà dodici mesi. Il merito è dell'Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi e della Soprintendenza che hanno presentato un progetto che si è aggiudicato il bando internazionale lanciato da Bank of America Marrill Lynch: 220mila euro il costo dell'operazione finanziata dalla banca americana, che permetterà agli studenti di Brera e a tutti i visitatori della Pinacoteca di osservare da vicino la «remise-en-forme» della scultura del Canova. Ma quali sono i malanni del «Napoleone come Marte Pacificatore», che si erge, maestoso e vigile, nel cortile d'onore del Palazzo di Brera dal 1859? Stanno tutti in basso. È infatti il basamento, come spiega la soprintendente Sandrina Bandera, a destare maggiore preoccupazione: «La base presenta una crepa: a fatica potrebbe reggere un altro inverno. Il restauro è necessario per un problema strutturale più che estetico». Poi si approfitterà dei lavori per ripulire la superficie bronzea, di spessore variabile tra uno e cinque centimetri, dalle macchie, dalle croste e dai danni degli agenti atmosferici e dell'inquinamento: «La statua sarà analizzata e pulita in modo attento e diversificato»¸ annuncia Bandera, insieme a Daniele Giampiero Pescarmona, che ha progettato il restauro. Il bello dell'intervento di restauro, al di là dell'indubbia necessità pratica, è che il Napoleone in quei mesi godrà, grazie alla struttura trasparente progettata da Marco Bellini, di una visibilità che gli è stata negata dalla storia. Commissionato nel 1806 nel pieno del fulgore napoleonico a Milano - tre anni dopo Napoleone fonda la Pinacoteca, crea Foro Bonaparte e dà alla città un allure tutto nuovo - verrà completato da Antonio Canova solo nel 1812, a causa di problemi tecnici nella sua creazione, quando ormai l'astro di Bonaparte in Italia è in declino. Pensato per il palazzo del Senato e poi dirottato a Brera, non sarà mai presentato ufficialmente al pubblico: il Napoleone del Canova fu abbandonato nei depositi e ritirato fuori solo dopo molti anni.

«La Pinacoteca accoglie anche il calco in gesso della statua: mi piace pensare che questo restauro restituisca alla città questa importante opera del Canova, ricordandoci che è un bene di tutti, da ammirare e tutelare», conclude Sandrina Bandera.

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