Antonio Ruzzo
É la notte delle bici a scatto fisso. Le strade della Bovisa, quelle intorno al vecchio Gasometro, diventano per una sera il teatro della sfida finale del Red Hook Criterium, un vero e proprio campionato del mondo che da diversi anni ha scelto Milano per la sfida finale del suo circuito che celebra proprio questa sera il decimo anniversario. Nato originariamente nel quartiere Red Hook di Brooklyn, quando queste erano corse clandestine su cui si scommetteva anche forte, il campionato ad oggi si disputa in quattro differenti città del mondo, offrendo sport di altissimo livello in un'atmosfera unica attorno alla gara, che è quella notturna dei quartieri cittadini. Tappe fatte di sprint, accelerazioni, staccate e curve alla cieca che hanno fatto la storia di questa specialità che ricorda le vecchie kermesse che tanti anni fa si correvano in circuito con i professionisti. Quattro tappe che quest'anno si sono corse il 29 aprile negli Stati Uniti a Brooklyn dove tutto è cominciato, il 22 a Londra, il 2 settembre a Barcellona, Spagna e oggi per la finale a Milano nelle strade della Bovisa. E così la cittadella universitari milanese cambia faccia. Si accendono le fotoelettriche e le stesse vie dove di giorno passeggiano e si muovono gli studenti del Politecnico diventano la pista per le evoluzioni di questi funamboli che si esaltano proprio su quell'ultima curva «red hook chiamata così proprio perchè ha la forma di un uncino. Sarà un pomeriggio di qualificazioni (inizio alle 13:30) e una sera di gare con gli italiani tra i favoriti: Davide Viganò (Team Cinelli Chrome), Filippo Fortin (Team Bahumer), Daniele Callegarin (IRD Carrera Squadra Corse), Giovanni Longo (Team Bahumer), Jasmine Dotti (IRD Carrera Squadra Corse) e Corinne Casati (The Fridge Foundation) hanno infatti dominato le prime tre prove e promettono spettacolo. Ma non solo campioni. Quello dei ciclisti a scatto fisso è un popolo che cresce, che fa tendenza e che si organizza. Così nei giorni scorsi, proprio sulle stesse strade si è corsa alla Bovisa, la «Ridot» versione «underground» non ufficiale e scanzonata «Red Hook».
Si sono ritrovati una settantina di ciclisti con cici a scatto fisso ma non solo. Lo spirito è quello di un tempo, del movimento «No oil» nato a Seattle alla fine degli anni '90 tra i corrieri che consegnavano la posta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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