Un reddito per chi non ce la fa Aiuti a disoccupati e famiglie

Dal bonus bebè ai voucher per disabili, ecco tutti i provvedimenti della Regione Maroni: «Nel 2016 quoziente familiare»

La giunta Maroni ha varato il reddito d'autonomia. Bonus affitti, zero ticket ambulatoriale sotto i 18mila euro, bonus bebè, assegno per anziani e disabili, contributi per l'inserimento lavorativo dei disoccupati. Ed ecco la ripartizione dei fondi: 8 milioni per il ticket, 3 milioni per il bonus bebè, 4,8 milioni per anziani e disabili, 10 milioni per il Pil (il progetto di reinserimento lavorativo), 4,7 milioni per il bonus affitti. Ci sono poi gli stanziamenti del Fondo sociale europeo per la Dote unica lavoro . Si tratta della prima fase, ad experimentum , che prevede una capienza di 50 milioni fino alla fine del 2015 e di 200 milioni per il 2016.

CHI GESTISCE

A gestire i fondi, come ha spiegato l'assessore al Welfare pro tempore Maroni, saranno lui stesso, l'assessore Fabrizio Sala per i provvedimenti che riguardano la Casa (4,7 milioni) e l'assessore al Lavoro, Valentina Aprea, per il Pil (10 milioni) e la Dote unica lavoro (il Fondo europeo).

VOUCHER E POLEMICHE

L'assegno d'autonomia vero e proprio, in favore di persone anziani o disabili, voucher e non contanti, consiste in 400 euro al mese per dodici mesi, e richiede 5 anni di residenza, quindi esclude gli stranieri arrivati da poco. E se c'è chi lamenta che è troppo poco, altri al contrario protestano perché l'aiuto è generoso e in alcuni importanti capitoli (esenzione dal ticket e gli aiuti per l'inserimento lavorativo) non fissa limiti di residenza, cioè è aperto a tutti. La decisione è stata presa per evitare conflitti di competenza con lo Stato.

QUOZIENTE FAMILIARE

Roberto Maroni, che aveva progetti più ambiziosi, è comunque soddisfatto. E annuncia di voler varare nuove misure: «Dal primo gennaio 2016, compatibilmente con le disponibilità finanziarie e cioè con la legge di stabilità, contiamo di introdurre a pieno il quoziente familiare». E l'assessore Aprea insiste sul fatto che «queste misure superano il job act».

PACCHETTO CASA

Un pacchetto importante riguarda il bonus affitti. Sala, titolare di questa partita, sarà responsabile di un contributo una tantum cash di 800 euro per chi ha reddito inferiore ai 9mila euro, ovvero 6mila famiglie. Come spiega Giulio Gallera: «La morosità tocca il 40% delle case popolari e l'80% delle persone è incolpevole».

PIANO DIOCESI

La Regione, con delibera del 25 settembre, ha anche “sbloccato” oltre 300 alloggi, derubricandoli dalle liste di edilizia residenziale pubblica. Ciò consentirà alla Diocesi di varare il suo piano casa da 2 milioni di euro, annunciato dal cardinale Angelo Scola nei mesi scorsi a Baggio, per ristrutturare 100 appartamenti del Comune destinati a famiglie in difficoltà, secondo criteri che saranno resi noti oggi all'edicola Caritas dell'Expo.

POLEMICHE IN CONSIGLIO

È solo la prima puntata. Nella seconda fase sarà protagonista il consiglio regionale, che ha insediato un gruppo di lavoro per il «sostegno al reddito» sul quale si confronteranno proposte diverse in arrivo da tutti i partiti del Pirellone. Sono già nate polemiche dalla Lega e da Fratelli d'Italia, che vorrebbero un tetto di residenza di dieci anni. «Il provvedimento della giunta ci va bene perché è temporaneo» dice Riccardo De Corato per Fdi. E anche nel Carroccio non mancano le perplessità.

LEGGE MODELLO?

Maroni ha detto di aspettarsi belle sorprese dal consiglio dei ministri di oggi.

All'ordine del giorno l'eventuale impugnativa della riforma sanitaria nella parte che riguarda il nuovo ruolo delle aziende ospedaliere, ma Maroni è sicuro che non ci sarà. Al contrario attende una lettera del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che sottolinei come la legge possa essere un modello da adottare per il Servizio sanitario nazionale.

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