Regione, sei missioni nel 2019, nel mondo con 200 imprese

Da Israele alla Cina. E poi dal Canada al Vietnam. Sei missioni nel 2019 - al ritmo di quasi una al mese - e altre nel 2020. Il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala ha messo a punto un nuovo programma di missioni internazionali, che dovrebbe coinvolgere 200 imprese. Il nuovo progetto di «accompagnamento» nei mercati strategici fa seguito all'edizione 2016-2017, con 11 missioni e 461 aziende coinvolte. Il piano è condiviso da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia: sono state le imprese a indicare le mete delle missioni. La prima, tre giorni in Israele con le aziende dei settori Biotech e Farmaceutico, si è appena conclusa e ha visto Sala incontrare il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu. A seguire sono previste le visite negli Usa (giugno), in Giappone (settembre), India (ottobre), Emirati Arabi (novembre) e Cina. E l'attività proseguirà nel 2020 con iniziative in Canada, Marocco, Russia e Vietnam. I rapporti con la Cina, oggi al centro dell'attenzione, valgono 17,6 miliardi per la Lombardia (dati 2018), il 40% del totale italiano. L'interscambio regionale è cresciuto del 10,9% in un anno. Nell'import (13 miliardi) prevalgono: computer e apparecchi elettronici, tessile e moda. Nell'export (4,4) vanno di più i macchinari, la moda e i prodotti chimici.

L'intera area individuata dalle missioni, vale un export di 20 miliardi all'anno su un totale italiano di 73: Milano con 10 miliardi (prima in Italia) cresce del 9%, Bergamo e Brescia superano i 2 miliardi, Monza e Varese sono a oltre 1 miliardo ma in crescita risultano anche Cremona e Mantova, e Lodi del 20%, fino a superare i 2 miliardi. Gli Usa con 10 miliardi rappresentano da soli la metà delle esportazioni lombarde verso quest'area, seguono Cina (4 miliardi), Giappone (2 miliardi), Emirati (1 miliardo), India (1,4 miliardi) e Israele (900 milioni). «Stiamo lavorando per investire sulle nostre eccellenze - ha detto Sala - per valorizzare e promuovere a livello internazionale quel know-how e quelle idee che il mondo ci invidia». «Per l'internazionalizzazione - ha aggiunto - abbiamo stanziato 40 milioni di euro per il biennio 2018-2020». E le iniziative finanziate dallo stanziamento non si limitano ovviamente alle missioni.

Ma è stato un anno di lavoro anche nel settore della ricerca: «Ricerca e innovazione - ha detto Sala - rappresentano strumenti fondamentali. Un chiaro esempio è stata la consultazione pubblica che abbiamo aperto a tutti i cittadini lombardi che ci hanno indicato le loro priorità nella stesura del Programma strategico triennale per la Ricerca e l'innovazione». Alla stesura del documento, approvato all'unanimità dal Consiglio Regionale, hanno partecipato oltre 1.500 cittadini con una consultazione pubblica online. Il programma è subito operativo e prevede 12 sperimentazioni e progetti strategici su innovazioni dirompenti in specifiche aree di sviluppo con ricadute significative sul territorio. Ingenti le risorse mobilitate, oltre 750 milioni. Regione ne mette in campo oltre 250 milioni tra fondi propri, Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Altri 126 milioni arrivano da Stato e Ue, 374 da privati. «Una delle principali attuazioni del Programma è il bando Call Hub Ricerca e Innovazione, di cui si è da poco chiusa la prima fase» ha spiegato ancora Sala. Sono 70 i milioni che la Regione ha messo a disposizione per sostenere progetti realizzati in partenariato tra imprese e organismi di ricerca.

La Regione concederà un contributo medio del 50% «Stimiamo di generare 140 milioni di euro su progetti di ricerca e innovazione ha detto Sala visto che le imprese coprono i costi al 50%. I progetti muoveranno una leva economica di investimenti pari a 1,4 miliardi, l'equivalente dello 0,5% del Pil della Lombardia».