La Regione ai sindaci: "Coprifuoco alla movida se c'è troppa ressa"

In zona Garibaldi venerdì multati sei locali. A Brescia già da ieri locali chiusi alle 21.30

La Regione ai sindaci: "Coprifuoco alla movida se c'è troppa ressa"

Decine e decine di segnalazioni ai vigili e prime multe ai locali della movida. Nel mirino dei vigili (e prima ancora dei residenti che tempestavano il centralino) venerdì sera c'è stata soprattutto la zona Foppa-Garibaldi. L'Annonaria ha sanzionato sei locali in quell'area, 4 perchè non avevano adottato accorgimenti per impedire gli assembramenti e due perchè si erano «allargati» ampiamente con tavolini e sedie all'aperto senza il permesso di occupazione. Una settima sanzione a un bar in zona Rembrandt. É stata l'area tra Princi, bar Radetzy e locali intorno insomma la più critica, anche se già all'ora dell'aperitivo i carabinieri tenevano ben sotto controllo la gente. E sul web immagini di ressa anche davanti ai locali di via Lecco (nella foto). «Come ho più volte ribadito - è intervenuto ieri il governatore Attilio Fontana - la Regione è pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volontà della maggioranza dei cittadini venga vanificato da alcuni incoscienti». Fontana «dopo aver visto nelle ultime ore foto, i video e notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi» si appella «ai prefetti e ai sindaci della nostra regione affinché usino, dove serve, il massimo del rigore, anche attraverso l'utilizzo della polizia locale e delle forze dell'ordine e l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge, come la riduzione dell'orario di apertura e la chiusura». Quasi impossibile sorvegliare tutte le zone calde, forse meglio chiudere in certi casi.

Fontana non fa riferimenti specifici ma le polemiche a Milano sono note. E a Brescia venerdì notte è stato addirittura aggredito un agente (15 giorni di prognosi) che ha cercato con i colleghi di impedire nuovi ingressi in piazza Arnaldo, colma oltre i limiti. A mali estremi, per ieri e questa sera il sindaco Del Bono ha deciso di anticipare alle 21.30 la chiusura dei locali sulla piazza e nelle vie limitrofe, martedì deciderà con la prefettura come procedere. Una delle ipotesi è che vengano creati varchi nelle zone della movida con ingressi contingentati.

Anche Milano è sotto la lente. Marco Cagnolati, consigliere di Forza Italia nel Municipio 3, ha già scritto ieri mattina a prefetto, sindaco e assessore allegando le foto della movida di venerdì sera in via Lecco e dintorni: «Nonostante i divieti di assembramento, le richieste e gli appelli inviati - afferma -, purtroppo alcune persone, incoscienti e totalmente incuranti di norme e divieti, continuano a mettere a rischio tutti gli altri tramite comportamenti pericolosi e che non possono e non devono più essere più tollerati, soprattutto in questo periodo». Ci sono state dice «numerose chiamate di residenti alle forze dell'ordine, moltissime persone erano senza mascherina o la tenevano abbassata, incuranti del rispetto della distanza di sicurezza». Chiede dunque di «intervenire e fare in modo che i divieti anti Covid siano fatti rispettare». Anche il capogruppo leghista in zona 3 Gianluca Boari fa presente che «al Lazzaretto la movida è ripresa». Pure troppo. «Gente gomito a gomito senza rispetto per le regole. Ho inviato una segnalazione a sindaco, vicesindaco e presidente di Municipio - spiega -. Abbiamo perso tante vite e non possiamo permetterci incoscienza».

Il consigliere comunale di Fi Alessandro De Chirico premette che «dopo la caccia al runner, è iniziata la caccia a chi fa l'aperitivo. In un momento così delicato, ci vuole dialogo e non uno stato di polizia perenne. Ma nemmeno l'anarchia come in corso Garibaldi dove ci sono decine locali. Non oso immaginare cosa accadrà con la nuova delibera per allargare i dehors, i gestori i dovranno mettersi a fare i controllori con il metro in mano per garantire il distanziamento fisico, pena la revoca della licenza in caso di recidiva. Chi controllerà che effettivamente il ristoratore abbia chiamato le forze dell'ordine? Perché questo dice la delibera».

Vanno «intensificati i controlli da parte dei vigili per permettere ai gestori di lavorare e alle persone di potersi svagare, ma nel pieno rispetto delle regole. Il sindaco non può lavarsene le mani e scaricare la responsabilità su chi non ha l'autorità per fare controllore e controllato». I nuovi dehors dovranno chiudere entro le 23 in settimana e alle 0.30 nel weekend.

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