La Regione difende il Gp «Irreale toglierlo a Monza»

Il vice presidente difende i 70 milioni di euro già investiti «A Ecclestone abbiamo detto che faremo la nostra parte»

Paola Fucilieri

«Siamo davvero molto preoccupati».

È normale: come Regione Lombardia avete messo a disposizione del comparto autodromo-Parco di Monza ben settanta milioni di euro. Mica poco di questi tempi.

«E nonostante ci sia con Sias un piano di rivalutazione dell'autodromo in itinere, da oltre un mese a questa parte non abbiamo più informazioni da Aci sul contratto per il Gran Premio di Formula Uno».

I timori di Fabrizio Sala - vice presidente della Regione, assessore alla Casa e all'Housing sociale e già sottosegretario di Expo 2015 - non sono infondati. È da un pezzo che il governatore Roberto Maroni ha assicurato a Bernie Ecclestone che il Pirellone è pronto a fare la sua parte in termini di investimenti per acquisire una parte della proprietà del Parco in cui è presente il circuito di Formula Uno del Gran Premio d'Italia (ancora di esclusiva proprietà al 50 per cento dei comuni di Monza e Milano). A patto che alle spalle ci sia un progetto solido. E per questo la Regione ha lavorato con Sias spa (Società incremento Automobilismo e Sport, titolare della concessione del Parco), per elaborare un piano di lavoro concreto e rilanciare l'autodromo. Ora, però, nonostante l'impegno del presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani e quello di Sias Andrea Dell'Orto, i timori per il futuro del Gran Premio d'Italia aumentano.

Presidente Sala, conosce le ragioni dell'intervento di Aci e delle prese di posizioni nei confronti della Sias?

«Come Regione non siamo interessati ai particolari di questa dialettica interna. Ho già ribadito che certe cose non fanno che incrementare le ansie sul futuro del Gran Premio di Monza. E rischiano di danneggiarne l'immagine».

Quale strategia avete elaborato con Sias?

«Regione Lombardia investirà sette milioni di euro per dieci anni nel comparto autodromo-parco. Con l'impegno ad acquisirne la proprietà, anche se siamo ancora in attesa che il Comune di Milano deliberi in tal senso. Da una parte vogliamo migliorare la struttura e dall'altra rivalutare il Parco. Sias è titolare della concessione del Parco e per questo abbiamo fatto tutti i piani del caso con loro».

E nonostante questo?

«Il contratto della Formula Uno non arriva e temiamo che possa subentrare Imola».

Beh, forse nemmeno il governo sta dando una mano in questo senso a sveltire i tempi.

Del resto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio non è proprio di Imola?

«Sia chiaro che per noi non esiste un Gran Premio d'Italia di Formula Uno al di fuori di Monza. E neanche vogliamo nemmeno ipotizzare un trasloco della Formula Uno verso altre location».

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