Dopo l'annunciato ritiro delle delegazioni dal parlamento e la crociata per prendere la Lombardia, ieri il consiglio federale della Lega ha deciso all'unanimità (presente anche il presidente Umberto Bossi) di candidare Roberto Maroni alla Regione. Un'investitura accettata da Maroni con «l'impegno a costruire intorno alla sua figura un'ampia coalizione col sostegno di altre forze politiche e di una o più liste civiche». Uno spiraglio aperto alle alleanze, come auspica Roberto Formigoni che domenica aveva visto Maroni e ieri ha incontrato Angelino Alfano. «Insieme alla Lega abbiamo governato molto bene - aveva detto il governatore - La nostra speranza è di poter continuare a governare anche nei prossimi anni». Con Maroni che avrebbe chiesto ai suoi di non chiudere la porta al Pdl.
A sinistra intanto si cerca il modo di adattare le primarie al candidato in pectore Umberto Ambrosoli. Lui si dice disponibile a forme di partecipazione popolare ma non usa mai la parola primarie. Gli altri candidati chiedono chiarezza. Secondo Sel, le primarie sono in forse. Oggi la direzione del Pd.
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