Regione, si vota il 10-11 febbraio Una resa dei conti sulle primarie

Nervi tesi nel Pd, dove la base rumoreggia contro la posizione di Umberto Ambrosoli, riluttante a mettersi in lizza con gli altri possibili candidati «dei partiti». Tanto che in serata l'avvocato voluto da Pisapia accenna una svolta e si dichiara pronto «anche a una soluzione competitiva».
La dichiarazione di Ambrosoli arriva dopo che il consigliere regionale Giuseppe Civati aveva detto che è «un errore cosmico modificare le regole delle primarie lombarde», «stiamo perdendo consenso e buonsenso». I social network pullulavano di proteste e anche gli altri candidati rilanciavano la sfida ad Ambrosoli a misurarsi con primarie «vere».
A puntare sulla consultazione di militanti e simpatizzanti potrebbe essere adesso il centrodestra.

Con il governatore Formigoni che, dopo aver anticipato l'intenzione di appoggiare in quelle nazionali il segretario Angelino Alfano, ha proposto primarie «per scegliere dirigenti, candidati sindaci e candidati al Parlamento del Pdl». E per scegliere il candidato alle regionali si pensa a «primarie di coalizione» con la Lega.

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