Nervi tesi nel Pd, dove la base rumoreggia contro la posizione di Umberto Ambrosoli, riluttante a mettersi in lizza con gli altri possibili candidati «dei partiti». Tanto che in serata l'avvocato voluto da Pisapia accenna una svolta e si dichiara pronto «anche a una soluzione competitiva».
La dichiarazione di Ambrosoli arriva dopo che il consigliere regionale Giuseppe Civati aveva detto che è «un errore cosmico modificare le regole delle primarie lombarde», «stiamo perdendo consenso e buonsenso». I social network pullulavano di proteste e anche gli altri candidati rilanciavano la sfida ad Ambrosoli a misurarsi con primarie «vere».
A puntare sulla consultazione di militanti e simpatizzanti potrebbe essere adesso il centrodestra.
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