La platea si zittisce e ascolta in un silenzio quasi religioso il prefetto Renato Saccone parlare prima di «scambi informativi tra polizia locale e forze dell'ordine, con la nascita di un vero e proprio sistema informativo regionale», poi dell'«interconnessione tra le varie sale operative delle forze dell'apparato sicurezza». Veri e propri miraggi negli anni passati anche per una città come Milano. Del resto ieri mattina a palazzo Diotti, mentre il presidente della Regione lombardia Attilio Fontana ha voluto mettere l'accento sulla «volontà del ministro dell'Interno Salvini» affinché si arrivasse a questo impegno «che si sarebbe dovuto prendere molto prima», Saccone, nel suo intervento introduttivo - davanti a Matteo Salvini, ma anche a tutti i prefetti lombardi e al presidente di Anci Virginio Brivio - ha insistito sugli «elementi originali» di un accordo che rappresenta un vero e proprio «salto di qualità» rispetto al passato. E in effetti se nulla resterà solo sulla carta non sarà certo «il solito protocollo» quello sulla sicurezza integrata siglato ieri mattina in corso Monforte. Non solo un investimento importante, sulla formazione e l'aggiornamento professionale congiunti in un rapporto molto stretto tra le forze dell'ordine e le polizie locali; non solo un accordo con Aler per 256 alloggi destinati con patto di riscatto di vendita futura, agli operatori della sicurezza (compresi i vigili del fuoco e la polizia penitenziaria), ma anche e soprattutto la sintesi delle tante esperienze che sul territorio lombardo le forze dell'ordine, le polizie locali, l'Anci, le prefetture e la Regione(che ha stanziato complessivamente per il comparto sicurezza, per il triennio 2019-2021, tre milioni di euro) si sono costruite in questi anni con fine ultimo la sicurezza del cittadino. Oltre a tutto ciò un'attenzione particolare alla mappatura dei siti degradati anche dall'inciviltà e abbandonati, agli insediamenti abusivi, fino alla promozione di un sistema di videosorveglianza come strumento utile, riservato, gestito con l'oculatezza e il rispetto di tutte le norme sulla privacy, ma che, come ha spiegato ancora il prefetto, «sappia coinvolgere in una piattaforma comune la videosorveglianza privata».
Il ministro Salvini, nel ringraziare le parti coinvolte nell'accordo, parla ancora una volta della notevole diminuzione dei reati tra Milano e provincia durante il 2019 (superiore all'8%). «Solo due voci sono in controtendenza - vuole ricordare -, quella che riguarda le estorsioni, anche se l'aumento del 20 per cento delle denunce significa che la gente ha più fiducia nell'intervento dello stato».
«L'altra emergenza riguarda lo spaccio di droga. - conclude il ministro - L'età dei consumatori si è abbassata ai 12 /13 anni.
Per questo quest'anno oltre al comune di Milano verranno coinvolti e finanziati nel progetto «Scuole sicure», operazioni di divulgazione, prevenzione e repressione nei comuni di Brescia, Monza, Bergamo, Busto Arsizio, Como, Sesto S. Giovanni, Varese, Legnano, Vigevano, Cinisello Balsamo, Cremona».
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