Le Regioni hanno proposto al governo una riduzione drastica del numero dei consiglieri regionali: saranno 300 in meno con un taglio di quasi un terzo del numero attuale. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. È una delle decisioni della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome riunitasi ieri a Roma.
La proposta complessiva al governo è di dare vita ad un decreto urgente, da emanare entro la prossima settimana, che introduca tre principi: una riduzione netta e significativa di tutti i costi della politica, a partire dalla piena applicazione delle norme per la riduzione del numero dei consiglieri regionali (già previste dal decreto legge 138 del 2011 e attuate da diverse Regioni), promuovendo così una omogeneizzazione delle diverse situazioni regionali; un'azione volta ad assicurare piena trasparenza dei dati relativi ai costi di funzionamento delle istituzioni e dei gruppi consiliari; l'attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti, anche per quelle spese connesse ai costi della politica, ancora oggi non sottoposte a questo controllo.
Una rappresentanza dei Presidenti delle Regioni guidata dal Presidente Vasco Errani è stata poi ricevuta al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso il suo apprezzamento per la sensibilità e la disponibilità dimostrate dalle Regioni.
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