Renzo Piano al Giambellino, l'archistar ridisegna la periferia

«Le periferie sono il grande progetto del nostro Paese, la città che sarà, che lasceremo ai nostri figli. Bisogna pensarle in modo diverso, poiché contengono la possibilità. Nonostante il degrado e il disagio, lì c'è la speranza che è la sostanza della nostra vita». È una frase del manifesto del G124, il gruppo diretto da Renzo Piano, che sabato prossimo esporrà il progetto di riqualificazione del quartiere Giambellino in un incontro pubblico nello stesso quartiere. Situato nella periferia sud-ovest, questo braccio esterno al centro è un quadrilatero di case popolari di proprietà pubblica costruite tra il 1939 e il 1944 ed è diventato famoso ai più grazie alla ballata del Cerutti Gino cantata da Giorgio Gaber.

Sabato sarà una giornata di workshop, corsi di scrittura, video e proiezioni, tornei di calcetto, spettacoli di hip hop, breakdance nel parco di via Odazio. Le iniziative cominceranno alle 14 all'interno del cortile del civico 4 di via Segneri con la presentazione del «kit di diagnostica per edifici» a cura di Dario Benedetti, ingegnere dell'accademia delle Belle arti di Santa Giulia a Brescia. Seguirà «Piccoli consigli per il rammento e auto-manutenzione» a cura di G124 con Francesca Vittorelli, Alberto Straci e Marco Ermentini.

Alle 18, nello stabile del mercato di via Lorenteggio, verrà presentato il progetto elaborato da G124 insieme alla rete di associazioni e agli abitanti. Una mostra e un aperitivo alle 19 con dj set, a cura dell'associazione Baracca, chiuderanno la giornata.

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