Residenti in guerra contro il mercato

Residenti in guerra contro il mercato

Via Benedetto Marcello lancia un grido per niente anonimo: «Basta col mercato del sabato!». Storicamente milanese il nastro di ambulanti, che si stanziò nella strada del musicista autore di «Anonimo Veneziano» intorno agli anni '30, non piace ai residenti: merci di bassa qualità, elefantiaco con le sue duecento bancarelle, attrazione di caos, disordine e sporcizia. «Ci battiamo da anni per riqualificare questa area verde protetta da un vincolo ambientale per la bellezza di alcune sue abitazioni, tra cui una casa di Giò Ponti, e per i giardini. Da quando il mercato si è spostato solo in una metà della strada occupando anche il parterre, crea problemi agli abitanti. Tempo fa una signora ha dovuto partorire in casa perché l'ambulanza non riusciva a passare».
Non cederà Maurizio Ravasi, presidente dell'associazione «Le vie dei musicisti», che insieme ad Alessandro Casana, presidente dell'associazione «Benedetto Marcello», sta organizzando un'assemblea con i politici comunali e i presidenti di zona per il mese di marzo. «Anni fa abbiamo appeso alle finestre lenzuola con scritto: No al degrado. Se la vicenda del mercato del sabato non si risolve andremo avanti. Per il 2015 la strada dovrà avere l'aspetto che merita. L'assessore D'Alfonso dice di voler limitare l'esposizione di ambulanti nelle vie storiche della città, ma non mi sembra che questo sia vero per noi».
Durante l'amministrazione Albertini vennero costruiti quattro piani di box sotterranei per il parcheggio dei residenti. Da allora i diversi consigli di zona non hanno mai smesso di battersi. «Quando vennero fatti i parcheggi l'impresa di costruzione versò 900 mila euro per gli oneri di superficie al Comune, che si era impegnato a reimpiegarli a favore dell'abbellimento della via. Chiesi all'ex assessore Castellani che fine avessero fatto quei soldi. Risposta: finiti nel grande calderone pubblico!».
Una bocciofila per gli anziani, una nuova area cani, l'ampliamento dei giardini: potrebbero essere alcune delle soluzioni individuate dalle due associazioni che si curano della Benedetto Marcello in sostituzione del mercato del sabato, che dovrebbe essere spostato in un'altra strada e ridotto in un mercatino ortofrutticolo di qualità; in fondo per gli abitanti il quartiere è già ben fornito di servizi soprattutto ora che aprirà un supermarket dove c'era il Blockbuster.
Pare inoltre che molti banchi dell'odierna esposizione siano stati subaffittati dai proprietari della locazione a extracomunitari. «Ho sentito dei prezzi da capogiro, se fossero veri cambierei mestiere - commenta Maurizio Ravasi -. Anche mille euro al giorno. E poi gli ambulanti si permettono di lasciare gli avanzi di verdura sulle fessure che arieggiano i box sotterranei».

Sono inferociti i placidi residenti di via Benedetto Marcello. Una strada quieta e verdeggiante. La notte si sente solo lo zampillìo delle fontane nei giardini. Una quiete turbata da un sabato che sa un po' troppo di villaggio tribale e signore e signori non ne possono più.

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