Uno «scempio», una «sopraffazione» che si è compiuta senza resistenze e che rischia di ripetersi. L'università Statale, in via Festa del Perdono, è stata violata dai soliti noti e il rettore Elio Franzini è letteralmente infuriato, e reagisce con una denuncia formale già pronta, ma anche con la pubblicazione delle foto sul sito dell'ateneo e con un intervento durissimo, sulla «occupazione non autorizzata» avvenuta giovedì sera in occasione della festa di Halloween.
I centri sociali, con la solita incredibile faccia tosta, li chiamano «momenti di aggregazione e sfogo» o «spazi di libertà». La Statale invece definisce scempio e occupazione illegale. E denuncia: «La festa si è svolta tra le 22 e le 5 del giorno successivo e a essa hanno partecipato centinaia di ragazzi, molti dei quali minorenni e in gran parte forse inconsapevoli del contesto di illegalità in cui tale evento è maturato». Il rettore spiega: «Ogni misura precauzionale non è bastata. Dopo le 16, siamo rimasti soli, testimoni di un reato che si compiva senza nulla poter fare, ad assistere alla preparazione dello scempio che vedete e che soltanto per un caso non ha avuto conseguenze peggiori, come quelle che si sono di recente verificate, in contesto del tutto analogo, presso un'altra università italiana».
«La difesa pacifica e condivisa della legalità - aggiunge - è compito arduo al quale non ho intenzione di sottrarmi: richiede tuttavia un'assunzione di responsabilità da parte di tutti, dentro e fuori l'Università, in primis dalle autorità deputate alla nostra sicurezza, alle quali rivolgo un appello a nome di tutto il nostro Ateneo».
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