Revisionismo, ultimo atto "L'Anpi nasconde la storia"

Polemiche per un'iniziativa dei partigiani a Sedriano. Il centrodestra attacca sulla stele di piazza Repubblica

Revisionismo, ultimo atto "L'Anpi nasconde la storia"

Viene inaugurato oggi, dal municipio 4, il primo monumento dedicato alle vittime delle foibe a Milano. Ed è tutto un fiorire di iniziative, nelle Zone governate dal centrodestra. La stele che dovrebbe essere posta in piazza della Repubblica invece, ancora non si vede, anche se in Comune annunciano un imminente incontro per sbloccare uno stallo che si protrae da anni.

La storia del ricordo è anche storia di polemiche. I massacri delle foibe e l'esodo degli istriani-dalmati sono stati a lungo sottaciuti o negati, per ragioni politiche. L'antico tabù della sinistra ha continuato a produrre silenzi, o peggio gaffe, provocazioni e revisionismi. E un caso del genere sembra anche quello di Sedriano, dove per il 9 febbraio viene organizzata un'iniziativa in cui, secondo il centrodestra, la storia delle foibe viene accostata al fascismo. «È davvero vergognoso - commenta l'eurodeputato di Forza Italia Stefano Maullu - che l'Anpi cerchi di nascondere le responsabilità del comunismo: l'Anpi ha organizzato un convegno dal titolo "Fascismo, Foibe, Esodo", evitando in tutti i modi di alludere alle uccisioni e agli omicidi perpetrati dai comunisti».

I Municipi milanesi in mano al centrodestra sono al lavoro per celebrare degnamente il Giorno del Ricordo. Oltre alla stele che sarà inaugurata oggi dal presidente di Zona 4 Paolo Bassi, iniziative di commemorazione o studio storico sono in programma anche nei Municipi 2, 7 e 9. E nel 5, dove sabato la sala consiliare di viale Tibaldi ospita, alle 11, la presentazione del fumetto «Foiba rossa», in edicola oggi col Giornale. La storia tragica di Norma Cossetto. «Celebriamo così il ricordo dopo un lungo oblio - spiega Carlo Serini, consigliere municipale di Fdi che ha promosso l'iniziativa - una lunga congiura del silenzio in cui è stato volutamente ignorato il dramma di 15mila infoibati e 300 mila esuli, e tanti altri, non si sa quanti, nel territorio sloveno e croato. Una polizia etnica per giustificare la slavizzazione del territorio. Ricordiamo la storia di Norma Cossetto, 23 anni, innocente, torturata seviziata, stuprata, esempio della martirizzazione italiana in terra italiana per mano dei comunisti di Tito». E anche in Comune il centrodestra incalza. «Mentre il Municipio 4 si appresta a inaugurare una stele in ricordo delle vittime delle foibe - attacca il capogruppo di Fi Gianluca Comazzi - il silenzio del Comune sull'argomento è assordante. Proprio un anno fa a Palazzo Marino è stato approvato un ordine del giorno (presentato dal centrodestra) che impegnava il sindaco e la giunta a fare erigere l'ormai famoso monumento ai martiri delle Foibe, che da anni dovrebbe sorgere in piazza della Repubblica. In quell'occasione Sala fece un discorso impegnativo e solenne. A distanza di un anno quali passi avanti sono stati fatti in questo senso?». Replica l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno: «Le novità le stiamo aspettando noi dal comitato promotore. L'associazione ha proposto una donazione, che il Comune ha accettato con una delibera, con una determina e poi con una convenzione, poi ha dichiarato che non era pronta e ha chiesto un aiuto». La relazione tecnica prevede un'opera da 70mila euro, due blocchi di 4 metri con un bassorilievo e un'epigrafe.

In parte diversa la ricostruzione dell'assessorato all'urbanistica di Palazzo Marino, secondo il quale il comitato avrebbe nel frattempo chiesto una modifica con costi aggiuntivi di installazione che all'inizio non erano noti. «Si sta cercando una soluzione» dicono dal Comune, preannunciando un incontro fissato per la settimana prossima.

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