«Revocare le primarie? Non decide solo il Pd»

(...\] siano consultate le persone. Conosco un solo metodo democratico di partecipazione ed è il voto. Può essere anche un voto on line, basta che sia chiaro che ogni testa è un voto e un voto soltanto».
Perché un elettore di centrosinistra dovrebbe preferire Kustermann ad Ambrosoli?
«Ambrosoli è una brava persona, onesta, che come me vuole la legalità. Ci accomunano i valori».
E le differenze?
«La prima è che io sono una donna. La seconda è che lavoro nella sanità e nel sociale da trent'anni. Lui è un avvocato».
Vuol dire che lui non ha esperienza?
«Credo di avere un'esperienza diversa dalla sua. Abbiamo anche una differente esperienza di ascolto delle persone».
È rimasta male per l'imprimatur di Bersani alla candidatura di Ambrosoli?
«I politici fanno i politici e io lo faccio per passione civile».
Ma da iscritta al Pd...
«Non me ne vergogno. Ma non ho mai chiesto niente al Pd e per me in una Regione di centrodestra è stato semmai un limite alla carriera. Ho sempre collaborato col centrodestra perché le istituzioni contano di più della passione politica».
Ha parlato con Bersani della sua decisione di non ritirare la candidatura?
«Bersani ha già detto pubblicamente di credere che Ambrosoli sia garante di un patto tra partiti e società civile, ma non ha detto che io non potrei esserne garante. Sulla conversazione privata no comment. Ho preso la conversazione con Martina e Bersani come una chiacchierata tra amici. Con Martina ho fatto campagna per Veltroni».
Se il Pd decidesse di non fare le primarie?
«Da solo non può deciderlo. Sono indette dal centrosinistra. Se le revocheranno, è evidente che non si faranno e tornerò in ospedale».

In molti pensano che lei punti a diventare assessore alla Sanità. Conferma?
«No. Se perderò le primarie con Ambrosoli posso essere disponibile ma per un programma in cui mi trovo e che approvo. Rinuncio a far nascere bambini solo per far nascere una nuova Lombardia».