La ricetta Maroni «Tavolo permanente con le parti sociali»

La ricetta Maroni  «Tavolo permanente con le parti sociali»

«Il lavoro è l'emergenza delle emergenze». È partendo da questa considerazione che il neo governatore Roberto Maroni tra i suoi primi impegni ha voluto fissare per ieri nella sala Biagi della Regione un incontro con la giunta, i capigruppo di maggioranza e opposizione, parti sociali, sindacati, associazioni di imprese e categorie professionali per stilare una mappa degli interventi più urgenti in tema di occupazione e crisi economica. Perché con l'esaurirsi dei fondi per la cassa integrazione in deroga e il governo che non garantisce il rifinanziamento come aveva chiesto Maroni senza successo al ministro del Lavoro Elsa Fornero, sono ben 90mila le famiglie lombarde che rischiano di rimanere senza fonti di sostentamento. «Sul tema del lavoro, così come sulla legalità - ha detto al termine del tavolo che diventerà periodico -, non ci devono essere divisioni e ho apprezzato che siano intervenuti tutti, anche i rappresentanti politici, compresi quelli dell'opposizione». Che con il portavoce del centrosinistra Umberto Ambrosoli ha chiesto di «guardare oltre le emergenze». Perché «come dicono i sindacati, una regione come la Lombardia non può vivere in eterno di cassa integrazione, occorre sviluppo. Per questo ho proposto ancora di regionalizzare integralmente il Patto di stabilità, liberando risorse fondamentali per il territorio recuperando così mille milioni di euro all'anno, finanziamenti che è possibile restituire ai Comuni per la realizzazione di opere e per l'erogazione di servizi». Di «segnali preoccupanti ha parlato l'assessore Valentina Aprea. «Fra il 2008 e il 2012 il tasso di disoccupazione è passato, in Lombardia, dal 3,7 al 7,5 per cento». Nei primi mesi del 2013 in Lombardia sono aumentate del 30 per cento le domande per ammortizzatori sociali in deroga e sono state inviate 9.500 domande di cassa integrazione in deroga, per oltre 13 milioni di ore. Per l'ex segretario della Cgil Onorio Rosati, oggi consigliere regionale, «è importante che la giunta e il consiglio vogliano aprire un dialogo con le parti sociali». E chiede «la riduzione del carico fiscale sulle imprese e sul lavoro». Tra le proposte considerate da Maroni interessanti, «il ruolo che la Regione può avere nei confronti delle banche, per anticipare le risorse che non competerebbe alla Regione erogare ma allo Stato centrale». Il capogruppo del Pd Alessandro Alfieri ha chiesto che la giunta anticipi i finanziamenti della cassa integrazione, in attesa che il governo li sblocchi. «I 42 milioni aggiuntivi assegnati alla Lombardia per la copertura finanziaria della cig sono una buona notizia, ma non bastano. È necessaria una cabina di regia tra giunta, consiglio e le parti sociali per far fronte comune a Roma e sbloccare i finanziamenti necessari a coprire il secondo semestre del 2013».

Sostegno agli ammortizzatori sociali in deroga, flessibilità in entrata nel mercato del lavoro con la conferma e valorizzazione del ruolo dell'apprendistato come strada maestra per l'ingresso dei giovani nelle imprese sono le priorità indicate da Carlo Sangalli, presidente Confcommercio Lombardia.

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