Riecco Fedra, l'insostenibile potenza del mito

Al Piccolo Grassi la tragedia diretta da De Rosa vincitrice del premio della critica 2016

Il carburante che fa andare avanti il teatro, più che la materia dei sogni (anche quella, ovvio), è la materia dei classici, enorme serbatoio dal quale attingere. Al Piccolo Teatro Grassi, fino al 26 febbraio, il sipario si alza su Fedra, diretta da Andrea De Rosa, con Laura Marinoni. «Non siamo noi a guardare i miti», ricorda De Rosa, «sono i miti che ci osservano. Di fronte a Fedra, Teseo, Ippolito, sembra che nessuno sia mai arrivato a guardarti così in profondità». E non si può dir meglio la potenza che hanno quei lontani libri sulle coscienze moderne. Una tragedia del furore, questa al Piccolo. Ai testi di Seneca («Phedra» e «Lettere»), sono aggiunti estratti da Ippolito, di Euripide. Lo spettacolo, che la Compagnia spiega in un incontro stasera alle ore 17, nel Chiostro di via Rovello, ha vinto il Premio della Critica nel 2016.

Al Teatro I, Iaia Forte porta in scena fino al 20 febbraio il Tony Pagoda di Paolo Sorrentino - ruolo maschile che ha convinto Napoli - e al Filodrammatici c'è La donna che legge. Fino al 19 febbraio, lo spettacolo di Renato Gabrielli prodotto da Out Off, regia, scene e costumi di Lorenzo Loris (interpreti Massimiliano Speziani, Cinzia Spanò, Alessia Giangiuliani), racconta la storia di un uomo conquistato da una divoratrice di libri. Che diventa il motore per affrontare temi come il denaro, la memoria, il conflitto tra generazioni. Al teatro Delfino, da non perdere Aulularia di Plauto, dal 16 al 18. Il libero adattamento della celebre commedia, prodotto da Arcus Milano con l'Università degli Studi, è diretto da Claudio Marconi. C'è tutto Plauto, dentro, dalla beffa all'invettiva, autore al quale mai smetteremo di essere debitori. Al Franco Parenti, dal 15 al 19 febbraio, va in scena Hai appena applaudito un criminale, spettacolo nato dal diario di un laboratorio teatrale dentro Rebibbia, con dodici detenuti. Laboratorio sotto la responsabilità di Daniela Marazita nel reparto dei cosiddetti infami, reclusi che si sono macchiati di crimini efferati. Sono i criminali da applaudire del titolo. Sperando che il teatro serva a una strategia di riscatto. All'Out Off, che stasera con letture poetiche e un incontro con Aldo Nove (alle 18, durante la presentazione del libro «La ragazza Carla» di Elio Pagliarani) continua a festeggiare i suoi 40 anni, il 17 e 18 febbraio ci sarà una prima milanese.

Ovvero Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante; voce di Chiara Guidi, tra i fondatori della Societas Raffaello Sanzio, al violoncello Francesco Guerri. Spettacolo di ricerca, raffinato e forse difficile, ma proprio per questo da segnalare, a maggior gloria del teatro che lo ospita, fin dalla nascita consacrato a seguire strade meno battute. AB

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