Il rilancio di Trenord In arrivo 18 nuovi treni

Piano da 170 milioni di Regione e azienda L'ad Farisé: «Migliorerà l'efficienza Questo è il nostro impegno con i clienti»

La Regione Lombardia e il gruppo Ferrovie Nord hanno avviato un nuovo piano di investimenti da 170 milioni destinati all'ammodernamento della flotta di Trenord: 18 treni che entreranno in servizio entro il 2017. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione, Roberto Maroni, assieme al presidente di Fnm, Andrea Gibelli, e all'ad di Trenord, Cinzia Farisé. L'occasione è stata l'arrivo alla stazione Garibaldi del primo Alstom Coradia Meridian a sei carrozze, che fa parte di un piano di rinnovamento che ha già visto la consegna di 43 nuovi treni ai quali se ne aggiungeranno altri 14 nel 2016. Simbolicamente l'arrivo del Coradia ha coinciso con la partenza l'addio delle ultime carrozze a «Piano ribassato serie 38000», risalenti al 1969, il modello più vecchio ormai in flotta, portato in dote quattro anni fa dalle Ferrovie dello Stato (azionista al 50% di Trenord); all'epoca gli esemplari erano 181, scesi prima a 55 e poi a 33: da ieri non circolano più. 46 anni fa erano le più moderne ed efficienti per il traffico locale, oggi sono pezzi da museo. La simbolica staffetta è stata festeggiata con un gioioso spettacolo di musica e ballo, che lo stesso Maroni, compiaciuto, ha ripreso con il suo smartphone.La flotta di Trenord oggi si compone di 300 treni: la metà ha un'età media di 33 anni, l'altra metà di 7. Il suo complessivo svecchiamento è uno degli obiettivi del piano strategico che l'ad Cinzia Farisé ha presentato venerdì scorso al consiglio di amministrazione che ora gli dedicherà 2-3 sedute per approvarlo entro gennaio. La durata è quinquennale, 2016-2020. Spiega la manager: «È l'arco di tempo che ci siamo dati per cambiare volto all'azienda e prepararla alla competizione: perché nel 2020 scadrà la concessione e saranno bandite le gare aperte a imprese nazionali ed estere. Ci sarà la sfida del mercato, e questo è un grande stimolo». «Le linee del piano continua l'ad , oltre al rinnovo del materiale rotabile, prevedono una crescita di efficienza che è il nostro primo impegno verso la clientela. Puntiamo a innovazione e sviluppo, di prodotto e di processo, per individuare nuove politiche e nuovi canali, a cominciare dal turismo e dalla cultura. Oggi solo il 40% dei passeggeri è titolare di abbonamento, e questo ci spinge a un'analisi approfondita della domanda». Il piano prevede di affrontare anche le criticità. Le direttrici sotto osservazione sono: la Novara-Milano-Treviglio, la Milano-Domodossola, la Bergamo-Milano via Carnate, la Verona-Brescia-Treviglio-Milano, la Mantova-Cremona-Milano, alle quali si è aggiunta la Varese-Milano-Treviglio. In gennaio a queste tratte è stata dedicata una terapia d'urto per abbattere i ritardi e migliorare nel complesso la qualità del viaggio. «Sono le più trafficate, portando il 25% della clientela, e hanno forti connessioni con i principali nodi ferroviari, sui quali si creano effetti a catena. Siamo riusciti a migliorare la puntualità, che in alcuni casi è cresciuta addirittura del 20%. Ma gli investimenti, molto impegnativi, riguardano anche l'infrastruttura, e competono alle società della rete».Nel frattempo, negli ultimi mesi la media dei passeggeri trasportati ogni giorno «è salita da 700mila a 706mila. Nel corso dell'Expo ne abbiamo trasportati anche 800mila, un test superato positivamente: significa che possiamo guardare a quell'obbiettivo», conclude Farisé.

L'esempio di che cosa sarà il trasporto regionale lo si può trarre proprio dal simbolico avvicendamento dei treni cui si è assistito ieri: oggi su un Coradia che è lo stesso modello del Malpensa Express, treno a misura dell'esperienza di una clientela internazionale può viaggiare in modo confortevole ance il viaggiatore più esigente.

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