Non ci vuole la sfera di cristallo ma forse basta qualche chiacchierata con il sottosegretario alla presidenza con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, stranamente loquace durante le pause morte tra prove generali, presentazioni tecniche ed «emozionali», cene e tagli del nastro con i delegati del Cio a Losanna prima del voto per le Olimpiadi invernali 2026 per «annusare» l'aria romana. E la sensazione che deve aver tratto il sindaco Beppe Sala è che Matteo Salvini incontri sempre più fatica nel mantenere i leghisti nei ranghi. I lumbard a ogni livello e i militanti non tollerano più la convivenza con i 5 Stelle al governo, e il leader sarebbe finalmente pronto a staccare la spina. La crisi di governo secondo i bookmakers dei palazzi è fissata a metà luglio, forse prima. Gli esperti di scenari politici semmai si dividono sull'evento scatenante, ma dalla separazione in casa al divorzio il passo è brevissimo. Il sindaco ne avrebbe tratto più di un indizio durante la trasferta romana, tanto da aver annunciato ai fedelissimi un rimpasto in due fasi. Giorni fa era spuntata l'ipotesi di un trasloco dell'assessore allo Sport Roberta Guaineri alla gestione dell'evento olimpico in caso di vittoria ma ieri Sala lo ha escluso. Conferma che entro la fine della prossima settimana lascerà la giunta l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, eletto alle ultime Europee, ma più che di rimpasto parla di «sostituzione». Uno a uno. Potrebbero entrare il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolè o il capogruppo Pd Filippo Barberis, con una revisione delle deleghe all'interno. Ma un rimpasto allargato com'era nell'aria, con il possibile ingresso dall'esterno del presidente della società M4 al posto di Marco Granelli (che sarebbe passato dai Trasporti al Welfare) è rinviato all'autunno.
Se il governo cadrà a breve e si voterà per le Politiche a settembre o ottobre, sarebbe il ragionamento del sindaco, altri assessori potrebbero tentare il salto da Palazzo Marino alla Camera dei deputati. Tra gli indiziati speciali? L'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran che ha rinunciato a correre in Ue a favore di Majorino, o la vicesindaco Anna Scavuzzo, forse l'assessore Granelli che (idem) era nella rosa per Bruxelles.
E anche se lo stesso Sala nei giorni scorsi ha parlato più convintamente dell'ipotesi di un secondo mandato, elencando addirittura priorità e possibili temi della campagna elettorale bis, nessuno si toglie dalla mente che in lui il centrosinistra potrebbe vedere l'uomo giusto per combattere ad armi pari con Matteo Salvini, anche se le Olimpiadi gli avrebbero ridato slancio per rimanere a Milano. Tempo al tempo. Per ora è concentrato su un'altra data, il 5 luglio, la sentenza sui verbali retrodatati in Expo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.