Ha ferite al capo e al collo, ma il 118 è riuscito a soccorrerlo prima che il suo aggressore si avventasse su di lui con un pugnale dalla lama ondulata di forma orientaleggiante e molto, molto tagliente. L'arma è stata sequestrata dalla polizia e la vittima, un tunisino 33enne ha denunciato l'egiziano di 19 anni che è stato fermato per lesioni.
La rissa è scoppiata mercoledì sera in via Imbonati 12 (zona Maciachini), in un bar di proprietà di una donna cinese. Il locale è spesso frequentato da un gruppo di egiziani, mentre la vittima, un tunisino di 33 anni, ha detto di esserci andato solo qualche volta. Nella denuncia sporta alla polizia, l'uomo ha riferito di essere entrato e di aver ricevuto delle occhiatacce. Quindi è scoppiata la rissa fra lui e l'egiziano, che - continua il tunisino nel suo racconto - ha due dita mozzate. In seguito c'è stato un inseguimento fino a via Bernardino De Conti dove il tunisino è stato ferito con una bottiglia rotta, ha perso molto sangue ed è stato il proprietario di un alimentari arabo lì a fianco al bar a chiamare il 118.
L'aggressore nel frattempo aveva tirato fuori il pugnale. Voleva addirittura impedire i soccorsi, mettendosi davanti all'ambulanza e agitando le mani.
Dieci i giorni di prognosi prescritti in ospedale, motivo per cui, non essendoci la flagranza di reato, la vittima ha dovuto sporgere querela. L'egiziano denunciato è irregolare sul suolo italiano e senza dimora, così come gli altri nordafricani trovati nel locale.RC
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