Rivoluzione per 7 scali dismessi

E a Chiaravalle una pista ciclabile al posto delle vecchie rotaie

La giunta del Comune ha dato il via libera all'accordo con Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato per la riqualificazione degli scali dismessi o in via di dismissione a Milano. Si tratta di sette aree (da Lambrate a Porta Genova, da Greco-Breda a Rogoredo) per un totale di un milione 250 mila metri quadrati, una superficie più grande di quella che ora ospita Expo.«Questo - ha osservato l'assessore all'Urbanistica Alessandro Balducci - è uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana presentati a Milano e in Italia da molti anni» e questo «senza il consumo di suolo».

Della superficie a disposizione 525 mila metri saranno destinati a verde, con 10 chilometri di piste ciclopedonali, mentre l'edificabilità sarò di 674 mila metri (decisamente meno del milione previsto nel precedente piano di governo del territorio). E le costruzioni includeranno 2.600 appartamenti di edilizia residenziale sociale.

In base all'intesa 50 milioni serviranno per fare interventi ferroviari, migliorare il sistema ferroviario e il collegamento con la zona metropolitana.

Altri 60 milioni andranno per la trasformazione dello scalo Farini e 20 per lo scalo Romana. Infine, nell'accordo è inclusa anche la cessione da parte di Ferrovie dello Stato delle rotaie attorno all'abbazia di Chiaravalle, che saranno sotituite da piste ciclabili.

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