La rivoluzione nei cimiteri non può più attendere. Il venti per cento delle richieste di tombe di famiglia oggi non può essere accolta. E le aree vanno riviste secondo il cambiamento delle tendenze negli ultimi dieci anni e in previsione del futuro: si è registrato un aumento del 53% delle cremazioni, del 43 per cento delle tumulazioni di ceneri, del 18 per cento delle tumulazioni mentre scendono del 25% le inumazioni. E va data una risposta - in termini di spazio - al dato che balza più all'occhio, la crescita del 103 per cento della dispersione delle ceneri. La giunta comunale nell'ultima seduta ai primi di agosto ha approvato il nuovo Piano regolatore dei cimiteri milanesi che ridisegna o inserisce nuove aree secondo le mutate richieste dei residenti per i propri defunti. Il testo andrà in Consiglio dopo l'estate per l'approvazione e successiva adozione.
Una proposta di aggiornamento del piano era già stata elaborata durante l'ex giunta Pisapia, ora è stata ulteriormente attualizzata con il supporto scientifico e culturale del Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico. Un aggiornamento, come si diceva, basato sulla domanda di sepoltura che negli anni si è sempre più orientata verso la cremazione e tumulazione delle ceneri, con una netta diminuzione dei campi inumativi previsti dal Pgt cimiteriale che risale al 2000, quando ancora era sindaco Gabriele Albertini. Il Piano prende in esame gli 8 cimiteri milanesi - Maggiore, Monumentale, Bruzzano, Lambrate, Chiaravalle, Greco, Baggio e Muggiano - che si estendono su circa 148 ettari e ospitano 886mila sepolture. Gli obiettivi principali, sintetizza l'assessore ai Servizi civici Roberta Cocco, sono innovare le soluzioni tecniche di sepoltura e di destinazione degli spazi, ad esempio attraverso la piantumazione di alberi dove è avvenuta la dispersione delle ceneri o cellette ipogee (interrate) per la tumulazione dei resti e ceneri) e concorsi anche a livello internazionale per progettare alcune aree. Il Comune vuole promuovere maggiormente anche la biodiversità e la conoscenza del patrimonio artistico dei cimiteri. Parti destinate oggi a campi per le inumazioni saranno quindi trasformate in aree per la tumulazione delle ceneri o per le tombe di famiglia 99ennali. Saranno ampliati gli spazi per la sepoltura di defunti che professano religioni diverse dalla cattolica e per sepolture di defunti appartenenti a confraternite religiose e aumentate le aree per la dispersione delle ceneri: oltre a quello già esistente a Lambrate saranno creati «Giardini del Ricordo» a Bruzzano e Greco, sarà ampliato il «Boschetto» del Maggiore e avrà il via libera al Maggiore a Baggio il progetto «Radici» con aree per la dispersione di ceneri e sepoltura di urne in materiale biodegradabile.
Un concorso internazionale sarà lanciato per un nuovo edificio con cellette e ossari al Maggiore. E alcuni spazi del Monumentale diventeranno sale espositive e sede di ricerca storico-archivistica, anche il tempio crematorio oggi dismesso sarà adibito a spazio-museo.
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