Rogo nella baraccopoli: due nomadi feriti

Molte le analogie con il rogo divampato a Livorno: l’altra notte è andata a fuoco una baraccopoli rom sorta il cavalcavia Bacula di piazzale Lugano. Per fortuna nessuna vittima, ma due romeni feriti, uno dei quali è ricoverato al Niguarda con ustioni non gravi alle gambe. In due mesi è il quinto rogo di una certa entità sviluppatosi tra i rifugi di fortuna dei tanti insediamenti abusivi sparsi per il territorio cittadino.
Non accenna a rientrare, dunque, l’emergenza legata agli arrivi dai Paesi appena entrati a far parte dell’Unione europea. Secondo le stime della fondazione Ismu si prevedono 25mila nuove presenze l’anno solo in Lombardia. Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ammette: «Senza una preventiva politica di regolamentazione, Milano si trova ad affrontare ogni giorno una situazione drammatica, con sgomberi che hanno l’unico risultato di spostare le occupazione da un isolato all’altro».

E mentre il ministro per la Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, accusa «alcune forze politiche dell’opposizione» di «mettersi di traverso» a qualsiasi politica di integrazione dei rom basata sull’investimento di risorse pubbliche», l’assessore regionale al Territorio e capodelegazione della Lega Nord al Pirellone, Davide Boni, promette battaglia: «Con il nostro impegno nessun progetto per l’assistenza domestica ai nomadi che vivono nei campi irregolari dovrà sfiorare Milano e la Lombardia».

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