La Ruota piace a tutti, ma il sindaco la ferma

CADEO È fiducioso: «I nodi si scioglieranno presto, confermo la bontà del progetto»

La Ruota piace a tutti, ma il sindaco la ferma

La ruota panoramica per ora «non gira». Il sindaco ha chiesto «ulteriori verifiche» tecniche sul progetto della giostra, alta 53 metri, che dovrebbe essere inaugurata al parco Sempione a Natale. Annunciata come la versione milanese del London Eye di Londra o come la ruota-simbolo del Prater a Vienna. Un progetto ad alto gradimento dei milanesi, che l’hanno già battezzata «Leonardo» con un sondaggio on line sul sito del Giornale. L’assessore all’Arredo urbano Maurizio Cadeo riferisce (e si augura) che si tratti solo «di una settimana di rinvio, per approfondimenti con la sovrintendenza. Confermo in toto la bontà del progetto e spero che la vicenda si risolva in tempi brevi». Ma ieri in giunta, su richiesta di Letizia Moratti, ha dovuto ritirare la delibera che avrebbe ratificato l’assegnazione della gara (chiusa una decina di giorni fa) alla Wonder Wheel di Fulvio Pelucchi. La società - la stessa di Gardaland e delle Varesine - dovrebbe realizzare e gestire la ruota per nove anni, il bando prevedeva la collocazione in via Malta, accanto all’Arena. E la sovrintendenza aveva già dato prima della gara un parere positivo di massima, il direttore per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia Mario Turetta anche ieri ha confermato che «per noi non è cambiato nulla, siamo venuti a conoscenza solo oggi (ieri, ndr.) dello stop in giunta, non dipende da noi», anche il posizionamento esatto della ruota «era a nostra conoscenza, penso che in una settimana sarà risolta la situazione». Dubbi sulla location li aveva sollevati casomai la sovrintendenza milanese.
Il sindaco vorrebbe sgombrare il campo da ogni eventualità di ricorso. Lo ha già minacciato una delle sei società che hanno partecipato alla gara, ma pure Italia Nostra e il Fai sono subito partite all’attacco dicendo «no all’ecomostro». L’assessore al Marketing territoriale Massimiliano Orsatti, della Lega, sostiene che «luoghi storici radicati e già ben conosciuti anche a livello turistico non hanno bisogno di ulteriori attrazioni, forse sarebbe più opportuno il posizionamento in un’altra sede». Ad esempio? «I giardini di Porta Venezia, o fuori dal parco Sempione, nel tratto chiamato la fossa dei serpenti di fronte alla Triennale. Un’occasione per riqualificare quell’area». Sostiene che «in certi casi si possono far coincidere le esigenze dei privati con l’interesse pubblico, non stravolgiamo il Sempione ma sistemiamo una zona comunque a pochi metri dal parco e appetibile per chi realizza la giostra».

Un’ipotesi che Pelucchi scarta: «Sono convinto che si tratta solo di approfondimenti di routine ed entro una settimana la vicenda sarà risolta. Ma cambiare location vorrebbe dire anche rifare da capo l’iter, e tra gara e tempi di realizzazione non arriveremmo in tempo per Natale».

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