Due settimane all'ora x. Parte il rush finale verso il voto del 4 marzo e i big scendono in campo (anche) a Milano per convincere gli indecisi. Nessuna manifestazione unitaria per i leader del centrodestra, il segretario della Lega punta a portare in piazza Duomo sabato prossimo dalle 15 cinquantamila persone ma sul palco campeggerà lo slogan «Salvini premier». Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni non partecipano all'autoinvestitura. «Sarà una festa delle famiglie e dei sorrisi contro le piazze dei violenti - scrive Salvini per marcare la distanza dai centri sociali che in tante parti d'Italia aspettano al varco i candidati del centrodestra per contestare -. Noi siamo orgogliosi di dire tutti insieme: prima gli italiani». Anche sul nuovo poster della manifestazione che gira on line da ieri Salvini appare accanto a una mamma con figlia. Sul palco salirà anche il candidato governatore del centrodestra Attilio Fontana, nei prossimi giorni si vedrà più volte accanto al leader lumbard. Berlusconi rilancia con la kermesse elettorale di Forza Italia domenica 25 alle 10 al teatro Manzoni, presenti tutti i colonnelli e candidati azzurri nei collegi lombardi. Sabato 24 invece i fondatori di «Noi con l'Italia -Noi con il Nord», la cosiddetta «quarta gamba», si raduneranno dalle 10 nella sede di Confcommercio in corso Venezia: presenti Enrico Costa, Maurizio Lupi, Flavio Tosi, Enrico Zanetti, Antonio De Poli, Raffaele Fitto. Sempre sabato mattina, dovrebbe partecipare anche Giorgia Meloni alla manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia in via Padova. «Andremo con i maxi tricolori - anticipa l'ex europarlamentare Carlo Fidanza, candidato alla Camera - vogliamo riappropriarci di un luogo simbolo». É la zona con più stranieri. Tra gli eventi clou di Fdi prima del voto, una cena di gala al Westin Palace il 27, l'evento «Qui si fa l'Italia» all'ex Cobianchi in Galleria il 28 con Fidanza, Ignazio La Russa, Daniela Santanchè, Guido Crosetto e molti ospiti e la chiusura della campagna il 2 marzo con un comizio in piazza San Carlo.
Il premier Paolo Gentiloni arriva invece domani per «spingere» Giorgio Gori nella corsa in salita contro Fontana. Saranno sul palco del Teatro di Milano in via Fezzan alle 17 per un dibattito su «Periferie al centro», interverranno anche il cappellano del Beccaria don Gino Rigoldi, il sindaco Beppe Sala e la vice Anna Scavuzzo. Il ministro Carlo Calenda «sponsorizzerà» invece la candidata Pd in Parlamento Lia Quartapelle e il capolista in Regione Pietro Bussolati mercoledì al «Goganga» di via Cedolini, l'occasione è un dibattito su «Diseguaglianze e generazioni». Probabile un passaggio del ministro Marco Minniti venerdì al comitato elettorale di Giorgio Gori in corso Buenos Aires. A meno di sorprese, nessuna trasferta a Milano invece per Matteo Renzi nel rush finale. Gori farà una chiusura di campagna spalmata su dieci giorni, la prima il 21 a Sondrio, le ultime il 2 marzo prima nella sua Bergamo poi a Milano, ancora da decidere la location.
E in casa 5 Stelle, quella di ieri a Bresso dovrebbe essere stata l'ultima tappa di Luigi Di Maio in Lombardia, il candidato governatore Dario Violi chiuderà senza big il primo marzo
a Milano, il 2 sarà a Roma alla kermesse nazionale M5S. Libri e Uguali dovrebbe fare un'unica chiusura il 2 a Milano con Onorio Rosati in corsa per la Regione e Laura Boldrini all'uninominale per la Camera nel collegio 1.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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