«Sacrificare San Babila? È stato il male minore»

Parla l'assessore ai Lavori Pubblici che diede il via libera al parcheggio di via Borgogna. «Gli altri erano peggio»

Mimmo di MarzioOggi è consigliere Regionale e Presidente del Gruppo Patto Civico con Ambrosoli. Nel 2012 Lucia Castellano era assessore alla Casa, Demanio, Lavori pubblici del Comune. Fu proprio lei a sottoscrivere la delibera sulla famosa «transazione» che diede il via libera al progetto dell'infelice parcheggio di Borgogna, il cui inizio lavori è previsto per le prossime settimane.Il patto diabolico con la società Expo Borgogna Parking metterà in ginocchio l'intera area per anni, lo sapeva quando ha firmato?«Sacrificare San Babila le assicuro che è stato il male minore. Con quell'accordo siamo riusciti a far revocare progetti di quella stessa società in altre dieci aree della città (Ardissone, Arganini, Esterle, Martesana Nord, Ravenna, Rucellai, Vulci, Morandi/Cavour, Gavirate ndr.); inoltre sono stati chiusi contenziosi per 70 milioni di euro di danni».Sì, ma non rifletteste sul fatto che il cantiere di via Borgogna è il più inutile di tutti, una speculazione immobiliare che piomberà nel cuore del centro storico già carico di autosilos vuoti?«Che cosa vuole che le dica, quando si fa una transazione extragiudiziale ci si mette al tavolo e si contratta. E allora che cosa avrebbero dovuto dire gli studenti delle scuole di Largo Gavirate che hanno avuto la piazza interdetta per oltre dieci anni? Li abbiamo liberati dal cantiere, e così è avvenuto in altre zone della città».Avreste almeno potuto informare i residenti di San Babila prima di firmare la transazione, e invece ve ne siete ben guardati.«Francamente non ricordo, però gli altri Consigli di zona furono ascoltati. Avremmo dovuto sacrificare tutti i quartieri, e invece ne abbiamo sacrificato solo uno». Guardacaso il più redditizio per gli immobiliaristi. Ma lei lo sapeva che via Borgogna è un'area archeologica?«Sì ma la Soprintendenza diede il via libera».La Soprintendenza ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte. Ha dato parere «in linea di massima favorevole» ma ha sottolineato che l'alto rischio archeologico può bloccare i lavori in corso d'opera.«Non so cosa farci».Lo sa che il progetto e il cantiere di via Borgogna non rispetterebbero le norme di sicurezza per i fabbricati adiacenti? Oggi c'è un grattacielo di 12 piani che allora non esisteva.«Io non sono più in Giunta, però ricordo che il progetto avrebbe garantito la viabilità e un minore impatto rispetto a quello originario».

Peccato che decideste di farlo partire assieme ai lavori della M4 che bloccheranno corso Europa e via Durini. Così avete firmato la paralisi del quartiere.«Non volevamo intervenire due volte nella stessa area. Comunque quel progetto ha un solo responsabile: l'ex sindaco Albertini».

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