«Ius soli subito», «non sei il benvenuto, porti aperti», «porti e cuori aperti» (appeso da una donna di 86 anni). Pd, l'associazione gay I Sentinelli e il comitato Abitare San Siro (sempre in prima linea quando scattano sgomberi degli occupanti abusivi) dopo lo striscione anti-Salvini rimosso dai vigili del fuoco giorni fa a Brembate (Bergamo) hanno lanciato l'appello a «fiorire i balconi» di Milano con slogan contro il leader della Lega e da ieri sono spuntate le prime lenzuolate. Sabato alle 15 Salvini chiuderà la campagna elettorale in piazza Duomo con Marine Le Pen e gli altri esponenti dei partiti sovranisti europei. I centri sociali stanno organizzando una contro manifestazione, il «gran galà del futuro» partirà alle 14 in piazza del Cannone e si concentrerà alle 16 in piazza Cairoli. La polizia è andata a bussare ieri a casa di un inquilino che aveva esposto uno striscione ritenuto «di carattere offensivo»: «Salvini amico dei mafiosi e nemico dei poveri». É scattato subito il cordone del comitato Abitare San Siro, gli attivisti si sono riuniti sotto il palazzo per protestare. L'uomo si è rifiutato di rimuovere il lenzuolo ed è stato identificato, rischia una denuncia.
Alla lenzuolata partecipa al Pd che evidentemente a corto di idee e con una campagna sotto tono si accontenta di disturbare i comizi altrui. Il partito aderisce all'iniziatica «Salvini togli anche questi» e si prepara ad accogliere il ministro dell'Interno con lo striscione «Noi, Patrioti europei» che sventola da ieri sulla sede della Federazione metropolitana di via Lepetit. E da New York dove si trova in visita il sindaco Beppe Sala difende la manifestazione di dissenso: «Sono contro la rimozione degli striscioni se sono semplicemente di contestazione, non offensivi e non violano le regole, è negativo. Se Salvini vuole avere il consenso totale ci provi ma non credo che questo sia possibile. Ho visto rimuovere slogan tra l'ironico e il critico e trovo bizzarra la cosa». E avverte: «Sabato Salvini sarà a Milano, vediamo cosa succede. È chiaro che se dovessero essere rimossi striscioni di critica politica mi farò sentire».
Aderisce la Cgil di Milano, che posizionerà sulla balconata della Camera del Lavoro in corso di Porta Vittoria lo slogan «49 milioni di balconi. Vigili del fuoco professionisti del soccorso e non della propaganda» mescolando l'inchiesta sui fondi della Lega e l'intervento dei pompieri a Brembate che Salvini ha già precisato di non aver mai richiesto.
Ironizza su Facebook il consigliere di Milano Progressista Paolo Limonta, pubblicando una fotografia in cui tiene in mano un cartello: «Contro il non mio ministro dell'Interno, capo dei razzisti e dispensatore di odio e rancore. Striscione vivente. Provate a spostare anche questo».
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