Cronaca locale

Sala fa il provocatore: "Salvini senza scrupoli. Non può guidare l'Italia"

I leghisti accusano: "Ossessionato da Matteo. Si occupi di Milano, invece di dare patenti"

Sala fa il provocatore: "Salvini senza scrupoli. Non può guidare l'Italia"

L'ultimo match è andato in onda giorni fa sul maxischermo negato ai tifosi del Milan per seguire la partita scudetto. «Il sindaco non è riuscito ad autorizzare lo schermo per evitare assembramenti e sabato sera c'è stato uno straordinario concerto di Radio Italia con migliaia di persone in piazza Duomo, mettiti d'accordo con te stesso» ha twittato Matteo Salvini. E Beppe Sala aveva ribattuto sui social: «In un clima violento (basta vedere le minacce nei miei confronti sui social) questo signore getta benzina sul fuoco dicendo falsità, meno male che ha fatto il ministro dell'Interno. Non lo esorto a mettersi d'accordo con se stesso, sarebbe un esercizio al di là delle proprie capacità». Un duello a distanza che va avanti da anni - dal progetto del nuovo stadio ai conti di Milano, con il leader della Lega a sostenere che «Milano merita di più» e il sindaco a ribattere che «deve studiare» - e si sta inasprendo (anche) con l'avvicinarsi delle prossime Regionali 2023. Lo aveva scritto nei giorni scorsi ma ieri a Rainews24 Beppe Sala ha ribadito con più durezza che «c'è un tema di stile», crede che «Salvini si muova senza scrupoli e per questo il mio giudizio è che non va bene che una persona del genere possa guidare i destini del nostro Paese. È la mia personale posizione certo, ma cercherò di convincere tanti che le cose stanno così. Mi pare che una parte significativa degli italiani lo stia capendo. Però siamo in una democrazia per fortuna e quindi a chi sceglie Salvini riconosco il diritto e che fa una scelta consapevole». Sul voto per la Lombardia nel 2023 ci sarebbe ancora un corteggiamento in corso da parte di qualche colonnello del centrosinistra ma Sala anche ieri ha assicurato che la porta è chiusa, «ho detto tante volte che sono stato rieletto 9 mesi fa, non è tecnicamente pensabile. Posso aiutare una candidatura del centrosinistra. Credo che il governatore Attilio Fontana si ricandiderà e il centrodestra parte favorito perché quando governi da 29 anni un motivo ci sarà, però dobbiamo giocarcela».

I leghisti stigmatizzano uno dopo l'altro i contenuti e toni usati dal sindaco. «Spiace che la dialettica tra schieramenti opposti per colpa di Sala abbia deviato verso una deriva estrema. Una deriva pericolosa - dichiara il segretario della Lega lombarda Fabrizio Cecchetti -. Nel giorno in cui arriva il premier Draghi a Milano afferma che Salvini è senza scrupoli, non può guidare il Paese, ci rendiamo conto di cosa ha detto? Per nascondere le sue gravi inefficienze ha deciso di gettare benzina sul fuoco ogni giorno. Scelta pericolosa». Sono «parole assolutamente inaccettabili» secondo il commissario cittadino Stefano Bolognini, «prima di tutto non è certo Sala a dare le patenti su chi è adatto o inadatto a governare l'Italia, a quello semmai penseranno gli elettori. Sarebbe più utile che si concentrasse sull'amministrare bene Milano invece di attaccare in maniera scomposta e gratuita Salvini, da cui sembra essere ossessionato».

Il viceministro leghista Alessandro Morelli sottolinea che «ormai la campagna di delegittimazione di Salvini da parte di Sala è diventata un un appuntamento fisso, giudizi offensivi e ingenerosi verso un leader che al Viminale ha ampiamente dimostrato di saper fare bene e con una grande attenzione verso Milano, non curandosi del colore rappresentato da chi la amministra. Il sindaco dovrebbe mettere da parte la prosopopea e pensare ai rifiuti che assediano Gratosoglio, ai grandi eventi, alle bande che spadroneggiano nei quartieri popolari. Se Salvini è in grado di governare il Paese lo decidono gli italiani». E per l'eurodeputata Silvia Sardone «Sala sveste i panni del finto moderato e dichiara pubblicamente il suo strano concetto di democrazia, affermando che Salvini non può guidare il Paese.

Anziché occuparsi di politica nazionale, da cui è stato escluso dal Pd, perché non pensa a lavorare per Milano? Salvini da ministro ha già dimostrato di saper ricoprire al meglio ruoli di vertice nell'interesse degli italiani».

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