«Troppa gente in giro». Il sindaco ha convocato ieri alle 9 il comandante dei vigili Marco Ciacci per chiedergli di «fare più controlli», e ha fatto la stessa richiesta al prefetto. «Però - si rivolge direttamente ai cittadini nel videomessaggio quotidiano su Facebook - mettiamoci d'accordo, non è che il gioco del momento è diventato guardie e ladri, anche perchè le guardie non bastano per controllare i comportamenti di 1,4 milioni di persone». Ieri sotto il sole si è vista molta più gente in Darsena, lungo i Navigli o nei parchi. Beppe Sala chiede «più che mai» a ognuno di «fare il proprio dovere, e il vostro è di rimanere in casa». Più controlli si traducono (finalmente) con un incremento dei vigili in servizio. Dall'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato a tutto il centrodestra in Comune fino ai sindacati dei ghisa, in tanti negli ultimi dieci giorni hanno cercato di spiegare al sindaco che tenere due terzi del personale in ferie forzate, in piena emergenza Covid, era una follia. E a furor di popolo è arrivata la mezza retromarcia. Ciacci spiega che «il dispositivo dinamico che abbiamo messo in campo si adegua ogni settimana alle diverse esigenze. La bella stagione non deve indurre le persone a uscire di più quindi alzeremo i controlli». Da domani saranno in campo 180 agenti in più, tra cui 64 nuove reclute che hanno appena finito il periodo di formazione. Nell'arco della giornata saranno sulle strade circa 640 vigili divisi su più turni - numero quasi in linea con il periodo ordinario -, si tratta di oltre 300 pattuglie. Si aggiungono i 650 vigili che gestiscono da ufficio servizi come il controllo delle quarantene e la centrale operativa e oltre 700 in smart working. E la giunta venerdì ha approvato anche le linee di indirizzo per gli interventi di sicurezza urbana finanziati dalla Regione per rafforzare i controlli legati al rispetto delle ordinanze anti contagio (a Milano spetteranno 130mila euro): serviranno a potenziare servizi serali, notturni e nel weekend.
Il capogruppo regionale di Forza Italia Gianluca Comazzi fa presente che da inizio emergenza «Sala non ne ha fatta una giusta. Ora, dopo tre settimane di appelli, torna sui propri passi e schiera 180 agenti in più. Tenere a casa la maggioranza dei ghisa è stato un errore clamoroso». Una retromarcia che il capogruppo comunale Fi Fabrizio De Pasquale giudica però ancora «parziale, servono molti più agenti». I controlli, ha avvisato ieri anche il prefetto Renato Saccone, «saranno intensificati nei prossimi giorni e a Pasqua e Pasquetta. Non è ora di abbassare la guardia», anche se tra le 300mila persone fermate dalle forze dell'ordine dal 9 marzo a oggi solo il 2% stava violando il decreto.
Il vicegovernatore Fabrizio Sala riferisce che dalle celle telefoniche a cui si agganciano i cellulari emerge che venerdì «purtroppo la mobilità è salita al 38%, non avevamo un dato così alto dal 20 marzo. La mattina sale gradualmente, alle 12 c'è il picco che si mantiene fino alle 16 poi scende. Escludo che una parte vada a lavorare».
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