Sala alla Leopolda di Renzi ed è già sdraiato a sinistra

«Milano è così solo grazie all'Expo e a Pisapia» Sondaggio Ixe: lui al 60 per cento, Balzani al 21

Giuseppe Sala sbarca alla Leopolda. «Quello della continuità o discontinuità con Pisapia è una questione un po' pelosa. Ho parlato di cambiamento perché qualsiasi cosa o faccia tendo a innovare le cose, ma il tema non è continuità o discontinuità». Non solo. « Milano è così grazie al lavoro della giunta Pisapia e ad Expo», ha detto dopo aver incontrato il premier Matteo Renzi arrivando ieri sera a Firenze alla Leopolda, la kermesse dei renziani per raccontare i mesi di Expo. Ma alla vigilia della raccolta firme per le primarie del centrosinistra a Milano, l'invito del Pd e la sua presenza sono un segnale inequivocabile. Ad accompagnarlo un sondaggio dell'istituto Ixe per Agorà: se si votasse oggi ai gazebo, il raccoglierebbe il 60-64 per cento, mentre la vicesindaco Francesca Balzani, sponsorizzata da Giuliano Pisapia è sotto di almeno 40 punti (21-24) e l'assessore Pd al Welfare Pierfrancesco Majorino raccoglierebbe il 14-17. Numeri da prendere con le pinze, dicono a sinistra. Ma che dimostrano, se servisse, che Balzani e Majorino devono unire le forze per battere Sala, perché rischiano di «cannibalizzarsi» a vicenda. I contatti telefonici tra i dirigenti Sel e i due colleghi di giunta e al momento possibili avversari alle primarie del 7 febbraio, sono continui. Ieri una truppa di esponenti vendoliani ha partecipato a un matrimonio di militanti celebrato dal sindaco. Inevitabile che a margine si sia discusso di Comunali. Le parole di Vendola due giorni fa sono state interpretare come una benedizione della Balzani («decidono i vertici milanesi, ma una sfida tra il candidato di Renzi e del partito della nazione e l'esponente di una continuità con Pisapia può essere divertente»). E Pisapia portando la Balzani a Roma dal premier Renzi ha fatto la sua scelta. I colonnelli milanesi di Sel anche ieri hanno ribadito che una condizione indispensabile per non sfilarsi dalle primarie contro Sala è che ci sia «un solo esponente della giunta in campo». Anche loro fanno pressing su Majorino. E sostengono che con una campagna nello stile 2011 a sostegno del ticket Balzani-Majorino, con la vice ancora poco nota ai milanesi, quel 40 per cento che oggi è la somma delle performance individuali non è affatto una brutta partenza. Anzi. Majorino (per ora) tira dritto. «Dalla lettura dei giornali sembra di capire che Vendola abbia deciso che devo farmi da parte - ha scritto ieri su Facebook -. Si tratta di ricostruzioni maliziose e forzate, perché Sel si sta comportando con me in modo serio e rispettoso. E non mi farei dire né da Renzi né da Vendola cosa fare e perché. A Milano decide Milano». Oggi alle 12.30 alle Stelline Majorino lancerà con i comitati la raccolta firme per la candidatura, con lui l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Ma c'è chi dice che entro martedì o mercoledì potrebbe ascoltare i consigli di Sel. Partono con la raccolta firme da oggi (ne servono tra 2mila a 2.500 di elettori residenti a Milano e tra 200 a 300 nei Comuni dell'area metropolitana) anche il socialista Roberto Caputo (l'unico con Majorino ieri ad aver ritirato i moduli) e Antonio Iannetta, candidato della società civile.

Rimane in stand by il deputato Pd Emanuele Fiano, ieri alla Leopolda: e pronto a sostenere Sala quando (e se) scenderà in campo. «Inutile fare fughe in avanti, stiamo facendo gioco di squadra per un progetto politico, quando decideremo di partire con la raccolta firme per il nome scelto, lo faremo».

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