Sala: «Non ho le palle? Io le dimostro coi fatti e Salvini con i mitra»

Il sindaco alza i toni e dà lezioni sui conti Offrì a De Bortoli la presidenza della Scala

Sala: «Non ho le palle? Io le dimostro coi fatti  e Salvini con i  mitra»

«Salvini vorrebbe per Milano in sindaco con le palle? Sono totalmente d'accordo con lui, per gestire una città serve coraggio. Ma lui lo dimostra imbracciando un mitra, io gestendo le cose difficili». Beppe Sala, alla vigilia della tappa del viceministro in città (oggi inaugurerà l'Agenzia per i beni confiscati alle mafie) alza i toni. E ribatte così al «desiderio» espresso giorni fa dal leader della Lega durante un comizio a Mazara del Vallo di avere anche per la sua città un primo cittadino con gli attributi. Che Sala scalpiti e studi da candidato premier del centrosinistra - nonostante continui a ribadire che porterà a termine il mandato - ormai lo sanno anche i muri. Da settimane (o mesi) cerca di proiettarsi sulla scena nazionale, e in una campagna elettorale moscia per il Pd si sta ritagliando un ruolo di spicco. Ieri alla presentazione del libro di Ferruccio de Bortoli «Ci salveremo. Appunti per una riscossa» - a cui, ha svelato, aveva offerto appena eletto la presidenza del teatro alla Scala, ma ricevette un no («non m sentivo all'altezza» ha ammesso l'ex direttore del Corriere della Sera) Sala ha snocciolato qualche consiglio al governo anche sulla prossima Finanziaria. «Comunque vadano le elezioni - ha sostenuto - si mettano il cuore in pace, non c'è un fronte di populisti e sovranisti pronti a permettere all'Italia di indebitarsi, si dovrà affrontare una manovra difficilissima». Per lavorare su una maggiore equità sociale, nel breve tempo, «anche la sinistra deve andare oltre la formula patrimoniale sì o no. Se penso a chi devo togliere, il più ricco d'Italia è ancora lo Stato. Il paradosso è che ha un patrimonio immobilizzato che non va a toccare, basta vedere a Milano la quantità di caserme e immobili inutilizzati che potrebbe dismettere. Ci siamo offerti di dare una mano al Ministero delle Finanze, dopo un mese di censimento è venuto fuori che si poteva vendere solo un magazzino perchè le caserme ricadono sotto la Difesa. Possibile che dobbiamo continuare a fermarci di fronte all'impossibilità delle cose?». E sempre sfidando Lega-M5S avverte la platea che «non finiranno facilmente questi tempi in cui tutto si riduce ad un tweet, ma dobbiamo credere che prevarrà la capacità di fare le cose, di passare da chi cita i titoli dei problemi a chi offre le soluzioni».

Come aveva già anticipato, la prossima settimana Sala sarà in missione negli Usa, a New York per incontrare il mondo delle imprese e a Washington, dove incontrerà anche la speaker dei Democratici al Congresso Nancy Pelosi che già aveva conosciuto ad Expo. «Sarà un modo per dire che l'Italia c'è, ma c'è anche Milano, una città che funziona e si candida a giocare la propria partita a livello internazionale».

Non va leggero con Lega-M5S nemmeno De Bortoli: «Appunti per una riscossa civica? Nel sottotitolo non c'è nessuna connotazione politica ma solo la totale opposizione all'attuale governo. E siamo all'indomani di una legge di Bilancio che ha fatto dieci condoni».

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