Sala, passerella al Gratosoglio. Forza Italia: «Un piano flop»

La giunta in Zona 5, tiene banco ancora la sicurezza La sinistra minimizza e il centrodestra va all'attacco

Quarta tappa al Gratosoglio. Dopo Giambellino, Adriano e Baggio, la giunta è stata convocata in un'altra periferia difficile, nel cuore della Zona 5. Il sindaco, Beppe Sala, ha riunito i suoi assessori per un'ora e mezzo nella casa delle associazioni di via Saponaro al Gratosoglio.

Il sindaco aveva parlato di una «ossessione» doverosa per le periferie. E l'opposizione non perde l'occasione per rilevare inadeguatezze e incoerenze di chi governa Milano: «È la solita sinistra elitaria che tutela il centro e abbandona le periferie - ha commentato ieri il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi - La seduta di giunta al Gratosoglio è l'ennesimo spot elettorale senza contenuti del sindaco che sta cercando di rimediare al gigantesco flop del suo piano periferie».

Degrado, insicurezza e rapporto coi quartieri sono i temi sotto i riflettori, a pochi giorni dal blitz in stazione Centrale che continua a far discutere. «Qui la situazione non è tragica» dice Sala, con l'intento di disinnescare una polemica che, a suo giudizio, qualcuno sta strumentalizzando in una sorta di «campagna elettorale continua». «Qui c'è un commissariato molto attivo» spiega, ammettendo però che «tra vigili di quartiere, illuminazione e telecamere un rafforzamento ci vuole». Dopo l'operazione di polizia di martedì, e con qualche strascico di troppo nei rapporti con la questura che l'ha deciso, Palazzo Marino sta lentamente e faticosamente cercando una sintesi, fra una sinistra molto inquieta se non apertamente contraria al blitz, e un Pd che si è detto subito favorevole salvo poi riposizionarsi, come con l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, che ieri ha fatto sapere di «pretendere» condivisione fra Comune e autorità di pubblica sicurezza. E a questo punto diventa cruciale, ed è sempre più atteso, l'incontro di mercoledì col ministro dell'Interno Marco Minniti. «È attento a Milano, quindi io son contento se viene» la mano tesa del sindaco.

La visita al Gratosoglio è andata secondo copione. «Abbiamo visto la situazione in generale del quartiere e i tanti punti aperti su cui lavorare» ha detto il sindaco, spiegando che intende «velocizzare l'iter per i lavori del centro sportivo Carraro». «Ho chiesto che nel 2018 parta la ristrutturazione. La promessa è che nel 2018 partiamo coi lavori». «Quello su cui ci stiamo concentrando con tutti gli assessori nell'ambito del piano periferie - ha concluso - è la velocità nella realizzazione delle opere. Questo è il punto, perché ormai i fondi li abbiamo individuati. Il punto è che gli uffici devono essere in grado di non perdere neanche un giorno».

All'inizio della riunione di giunta il presidente del municipio 5 Alessandro Bramati ha illustrato dettagliatamente i problemi del quartiere, sottolineando poi che «hanno confermato che l'abbattimento della scuola Silvio Pellico sarà completato tra giugno e luglio».

Sulla sicurezza Bramati ha richiesto «l'attivazione in tempi rapidi di alcuni progetti di monitoraggio coi vigili di quartiere in tre zone: l'asse di via Gratosoglio, quello di Stadera fino al confine con la ferrovia e l'area di viale Ortles. Fra le situazioni segnalate, l'occupazione abusiva di un centro sociale in via Lelio Basso: «L'edificio è pericolante, intervenire subito» la richiesta.

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