Sala spinge Gori: campagna costosa fategli iniziare la raccolta fondi

Sala spinge Gori: campagna costosa fategli iniziare la raccolta fondi

Se non vogliono scegliere con una mano sul cuore la mettano almeno sul portafogli (del partito). É il consiglio molto schietto del sindaco Beppe Sala alla vigilia dell'incontro che si preannuncia teso tra il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e i colonnelli di Mdp-Articolo 1 per decidere se il candidato delle Regionali 2018 sarà scelto con o senza primarie. Nel primo caso sarebbe un semaforo verde al sindaco di Bergamo Giorgio Gori. E Sala, ieri sul palco per il dibattito di chiusura della Festa metropolitana del Pd allo Scalo Farini con il sindaco ex 5 Stelle di Parma Federico Pizzarotti (prima hanno cenato insieme con un piatto di tortellini) ha spinto Gori e parlato chiaro: «Maroni non è un candidato facile da battere, le campagne elettorali costano e i partiti non hanno più soldi. Io spero che si trovi un accordo per dire che Gori è il candidato giusto. Più settimane gli togliamo per raccogliere fondi e voti e più è un problema». Ripete: «Le primarie sono un buon metodo ma spesso non portano alla scelta del candidato migliore. Se devono esserci, si facciano a metà settembre al massimo, ma si decida prima delle ferie. Gori cosa deve fare? Deve andare in vacanza o iniziare a muoversi? Tirare su voti in una realtà complessa come la Lombardia non è facile Ricordiamoci cosa è successo con Ambrosoli. Credo che debba sapere come muoversi. La segreteria dovrebbe avere la forza di dire: il candidato è quello lì».

Dopo le polemiche scoppiate a sinistra per l'abbraccio tra Giuliano Pisapia (che ha detto «qui mi sento a casa») e la ministra renziana Mariaelena Boschi proprio alla festa milanese del Pd, Sala ha difeso l'ex sindaco («ho apprezzato il gesto») ammettendo però che «le reazioni sono la conferma che non è facilissimo che il Pd e chi sta alla sua sinistra possano trovare un'intesa prima delle elezioni. Ognuno porta avanti le sue opzioni e poi si vedrà dopo». Ha invece flirtato (ricambiato) con Pizzarotti: «Probabilmente - ha detto - il Pd ha sbagliato a non dargli credito, adesso vogliamo collaborare ma avendo in mente le nostre realtà locali». E «per me comunque - lo ha provocato - Pizzarotti è un pò di sinistra».

Tornando invece alla recente chiusura al segretario milanese del Pd Pietro Bussolati che chiedeva un assessore alle Periferie Sala ha ribadito: «Può avere una sua opinione ed esprimerla, non ho bisogno di yesmen, ma la faccia la metto io».

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