Settantadue edizioni in cento anni, ecco i numeri che contano (come i canonici 90-60-90 delle sempre ammiratissime standiste) della più importante esposizione a livello mondiale dedicata alle moto. E' l'Eicma, l'Esposizione Internazionale del Ciclo Motociclo e degli Accessori, l'appuntamento che per i più continua a rimanere il Salone del Ciclo e Motociclo di Milano, anche se rispetto al passato moto e biciclette seguono percorsi diversi e non condividono più le stesse date. Tuttavia alcuni importanti costruttori nazionali, da Montante a Momodesign sono presenti all'Eicma con i loro prodotti convenzionali e a pedalata assistita. Un appuntamento passato attraverso varie sedi, prima di approdare a quella attuale, al quartiere fieristico di Rho-Pero. Dallo Sferisterio Kursaal Diana, costruito per ospitare le seguitissime partite di palla basca, con 24 espositori nel 1914, «il» Salone è transitato dal Veloce Club, per passare al palazzo della Triennale al Parco Sempione, quindi al Palazzo dell'Arte e, dal 1952 al 2005 ai padiglione della Fiera in zona Portello. In 100 anni di storia, la rassegna milanese si è conquistata sul campo il titolo di più importante mostra del settore. Anche in questo caso sono i numeri a parlare, che mettono in ombra tutte le altre fiere, quelle tedesche o francesi, ma anche e soprattutto quella di Tokyo, «casa» dei quattro più importanti costruttori. Un accurato lavoro di ricostruzione dei dati ha permesso di stimare che in un secolo l'Eicma ha occupato complessivamente oltre due milioni di metri quadri di superficie, con 28.722 espositori provenienti da 40 diversi Paesi. E i visitatori sono stati oltre 25 milioni, come dire la popolazione complessiva di Portogallo, Svizzera e Austria messe insieme. Bisogna inoltre sottolineare che i risultati più incoraggianti, soprattutto a livello di pubblico cono stati raggiunti proprio negli anni della crisi, con il record di 551.404 visitatori raggiunto proprio al termine dei sei giorni di apertura di un anno fa. Si punta chiaramente a battere il primato, mantenendo inalterato il programma di massima, che prevede quattro giorni di apertura, da giovedì 6 a domenica 9 novembre, dalle 10 alle 18,30, con un'apertura serale fino alle 22 nella giornata di venerdì. I prezzi dei biglietti, invariati dal 2007, sono fissati in 18 euro, 14 per i ridotti, mentre l'ingresso serale (dopo le 18) è di 12 euro. Anche per l'edizione 2014 è mantenuta la consuetudine di dedicare la giornata di venerdì alle donne, che avranno diritto all'ingresso gratuito.
La cancellazione del motoraduno Rosa d'Inverno, che nel rispetto della tradizione portava migliaia di motociclisti da piazza Duomo ai padiglioni della Fiera la giornata conclusiva, ha invece di fatto escluso l'unica possibilità di entrare senza pagare per gli uomini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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