Salvini sveglia il sindaco. E Fi porta al prefetto un "pacchetto sicurezza"

Il leader della Lega: "Disturbo se chiedo dei fatti". Fiaccolata di FdI. Immigrato strattona un'agente

Salvini sveglia il sindaco. E Fi porta al prefetto un "pacchetto sicurezza"

Una maxi rissa in via Petrella, zona stazione Centrale, decine di persone che si prendono a calci e pugni in mezzo alla strada giovedì pomeriggio, incuranti del traffico. É l'ultima puntata della (lunga) serie di violenze da inizio anno in città. Il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato ieri su Twitter il video con un commento che suona la sveglia al sindaco e al ministro dell'Interno: «A Milano stupri, violenza e risse in pieno giorno. Lamorgese e Sala, è troppo disturbo chiedervi di fare qualcosa?». La Lega ieri ha raccolto firme ai gazebo per chiedere le dimissioni dell'assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli. Venerdì Sala aveva minacciato il governatore Fontana di rompere il dialogo con la Regione, «è disgustoso che un assessore lombardo chieda le dimissioni di un mio assessore». Fontana gli ha ricordato che non aveva sentito voci indignate quando mesi fa l'assessore comunale Maran chiese addirittura la sua rimozione. E Stefano Bolognini, nel mirino di Sala, che è anche commissario cittadino del Carroccio, ha tirato dritto: ieri ai gazebo in zona Bocconi e via Padova insieme alle firme ha raccolto le proteste dei milanesi. «C'è un'immigrazione incontrollata, governata male dalla sinistra, e gli episodi che abbiamo visto lo dimostrano ampiamente - afferma -. Spiace la polemica di Sala ma esiste un problema di sicurezza e mancata integrazione, siamo disponibili a collaborare».

Forza Italia ha preferito a portare un pacchetto di proposte direttamente al prefetto Renato Saccone, due giorni fa. La delegazione era formata dalla commissaria cittadina Cristina Rossello, il capogruppo comunale Alessandro De Chirico e il consigliere Marco Bestetti, l'onorevole Valentina Aprea, i consiglieri di Municipio Giuseppe Lardieri e Federico Benassati e Fabrizio De Pasquale. L'escalation di violenze impone «un'azione più efficace da parte di tutte le istituzioni - affermano -. Si rischia di mettere in discussione l'elementare diritto delle donne a vivere in libertà a Milano e la reputazione internazionale della città come attrattore di investimenti, turismo ed eventi. Ci si può limitare a protestare e invocare le dimissioni dei responsabili ma Fi ha preferito incontrare il prefetto per illustrargli un pacchetto di proposte». In sintesi: vigili di quartiere, attivare il dialogo con i consolati, potenziamento dell'illuminazione e dei daspo urbani, iniziative per l'integrazione e l'educazione civica nei confronti degli immigrati. «L'attuale situazione - sostiene Fi - è frutto delle politiche buoniste del centrosinistra che governa la città da 11 anni ed è il fallimento della riorganizzazione della polizia locale in decine di nuclei che travalicano i compiti di Polizia amministrativa mentre invece sarebbe molto più utile un controllo di tutti i fenomeni connessi alla "malamovida", su tutti la vendita di alcolici ai minori». De Chirico ricorda che è in corso il bando per il nuovo capo dei vigili, si parla di bis per Marco Ciacci ma «spero che Sala analizzi quanto fatto negli ultimi anni».

E FdI ieri ha organizzato una fiaccolata alla Loggia dei Mercanti, altra zona a rischio e a pochi passi da piazza Duomo teatro delle violenze su 11 ragazze a capodanno. Il McDonald's dove si ritrovano le bande ha chiuso prima del presidio. «Vogliamo l'esercito sulle strade, Sala chieda a Lamorgese di usarlo per i controlli» affermano l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato e i segretari lombardo e cittadino, Daniela Santanchè e Stefano Maullu. Sul maxi striscione la scritta «serve più sicurezza sindaco».

I fatti di Capodanno «sono stati una jihad sessuale - denuncia Santanchè - c'è un problema di immigrazione e il politicamente corretto della sinistra non funziona». Intanto, a pochi metri una vigillessa veniva strattonata da un immigrato a cui aveva chiesto di indossare la mascherina. É stato bloccato dagli altri agenti.

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