Usciti da scuola, sono saliti sul tetto. Alla San Giusto ieri genitori e insegnanti hanno ribadito il loro «no» al passaggio dal Comune allo Stato e hanno continuato la loro protesta salendo ancora sul tetto della scuola. Questa volta ad accompagnarli nella «scalata» c'erano anche Alessandro Morelli (capogruppo della Lega in consiglio comunale) e Matteo Salvini, segretario lombardo della Lega.
È solo la prima reazione a ventiquattr'ore dall'approvazione da parte del Comune dell'ordine del giorno che sancisce il «graduale passaggio allo stato» della scuola, l'unica elementare comunale. Ma la prossima mossa è già pronta. «Proviamo a coinvolgere la Regione - spiega Matteo Salvini, una volta sceso dal tetto - Laddove il Comune abbandona e lo Stato non arriva, vediamo se riesce a fare qualcosa la Regione».
All'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea la Lega chiederà di intervenire economicamente con un finanziamento specifico per sostenere questa scuola che tutti definiscono un'«eccellenza». «Vediamo - dice Salvini - Per Pisapia la San Giusto è un problema economico». Ma se questo aspetto viene risolto la questione dovrebbe decadere, è quello che sostiene.
«Anche se basterebbe eliminare un consulente del sindaco» per risolvere il problema economico», fa notare.La scuola San Giusto è stata realizzata nel 2004 dall'allora assessore all'Educazione Bruno Simini (giunta Albertini) con uno specifico indirizzo musicale e sportivo.
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