San Paolo, ologrammi per operare

Realtà aumentata: ieri primo intervento su paziente con aneurisma

San Paolo, ologrammi  per operare

La tecnologia alleata della radiologia. Ieri all'ospedale San Paolo è stato fatto il primo intervento di radiologia interventistica - in un paziente con aneurisma dell'aorta addominale - con il primo operatore dotato di una visiera elettronica per la cosiddetta «mixed reality», che consente di affiancare alla visone della realtà fisica una visione virtuale. Si tratta di un «caschetto» che, attraverso il collegamento con un Pc e un semplice Wi-Fi, permette al radiologo interventista molteplici attività di supporto e di divulgazione della procedura in tempo reale. Nella visiera è installato un visore olografico di realtà aumentata, un vero e proprio computer indossabile che consente di compiere diverse attività associate alla procedura che si sta effettuando, con semplici gesti quali il movimento dello sguardo o del dito indice nel vuoto senza impegnare con mouse o altri strumenti non sterili le mani dell'operatore. Il visore consente inoltre una condivisione virtuale della procedura da parte dell'operatore e di eventuali professionisti esterni alla sala angiografica in cui si esegue la procedura stessa, creando una «presenza virtuale» in termini di collaborazione a distanza.

La tecnologia, mutuata dall'esperienza militare, seppur ancora in fase di sviluppo ha potenzialità notevoli sia nel campo della radiologia interventistica che della medicina. «Questa innovativa tecnologia - spiega Gianpaolo Carrafiello, direttore della Struttura di Radiologia del San Paolo, che ieri ha indossato la visiera durante l'intervento - consente di far partecipare alla procedura persone esterne alla sala che, collegandosi con un computer, toccano con gli occhi il materiale e il paziente come fossero l'operatore, senza tuttavia ledere la privacy del paziente o affollare in modo incongruo la sala operatoria». «Questo - continua - per noi radiologi interventisti potrebbe avere una duplice finalità: procedure effettuate da un operatore esperto diventano fonte di insegnamento sul campo, per giovani operatori e studenti che in questo modo seguono in real time la procedura come se fossero loro stessi i primi operatori»; mentre «nel caso di procedure eseguite da operatori meno esperti, il caschetto con la visione virtuale consente di avere a disposizione il supporto di un esperto che, seppur non direttamente presente in sala, può consigliare e guidare la procedura in tempo reale».

Ieri è stata effettuata una procedura di posizionamento di

endoprotesi aortica in un paziente con aneurisma dell'aorta addominale; la procedura è stata effettuata da Carrafiello e dalla sua équipe in collaborazione con i colleghi della Chirurgia vascolare e con il supporto anestesiologico.

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