San Sebastiano dei vigili tra allarme e flessioni

Alla messa del patrono si discute sul bando "Le prove fisiche? Prima riaprano la palestra"

San Sebastiano dei vigili tra allarme e flessioni

Enzo Giorgio, 70 anni compiuti tre giorni fa, ex commissario della polizia locale in pensione, non ha peli sulla lingua: «Sa che le dico? Che questa cosa di curare l'aspetto fisico e farci fare le flessioni non mi dispiace... Glielo avevo contestato anche a Gabriele Albertini quando era sindaco, gli avevo detto che aveva assunto troppi vigili. Non si possono far entrare tutti nella polizia locale! Con questi extracomunitari grandi e grossi da fronteggiare, con l'allarme della criminalità straniera, beh, una selezione serve! Poi, dobbiamo anche poter difendere noi stessi e non solo il cittadino. Ai miei tempi, prima di assumerci, mandavano i colleghi a fare le indagini nei nostri quartieri per vedere se eravamo degni di appartenere al corpo! Senza contare che servirebbe una selezione anche culturale, non so se mi sono spiegato...».

Ore 17.30, ieri sera. L'atmosfera è solenne, di quelle che si convengono alle celebrazioni. E le polemiche sembrano non prendere posto sui banchi del Tempio civico di San Sebastiano, in via Torino, durante la messa celebrata in onore del santo protettore di tutte le polizie locali dal parroco don Mario Mai, dal vescovo ausiliare di Milano Franco Agliesi e dall'arciprete del Duomo Gianantonio Borgonovo. In prima fila il sindaco di Milano Beppe Sala con il tricolore siede accanto al prefetto Renato Saccone e al comandante dei vigili Marco Ciacci. Poi i vertici dell'Arma dei carabinieri, dei vigili del fuoco, della Guardia di Finanza, dei vigili del fuoco e il questore Giuseppe Petronzi, ma anche Rocco Savarino, il fratello del vigile Niccolò, ucciso alla Bovisa il 12 dicembre 2012 investito da due rom mentre era in servizio.

Sugli scalini della chiesa e intorno ai banchi, però, prima della celebrazione (ma anche dopo, tra chi va a fare l'happy hour) non si parla d'altro. Ovvero dei nuovi bandi del Comune di Milano per l'assunzione di 500 vigili e delle novità che prevedono, in particolare, oltre all'eliminazione dei limiti di età, anche l'introduzione di una prova di efficienza fisica nella procedura di selezione dei candidati che dovranno quindi fare prove di corsa, salto in alto, trazioni e piegamenti.

«Chissà che l'eliminazione dei limiti di età non porti magari qualche atletico personal trainer nel corpo della Locale, qualcuno che si sta guardando attorno perché magari vorrebbe cambiare lavoro e vita» spiega ai margini della cerimonia un'agente bionda e molto curata sulla cinquantina, ancora in servizio.

«Sarà una discriminante per alcuni tipi di fisici e per alcuni individui» commenta un po' mesta un'altra donna della Locale. Ma poi aggiunge: «Se però faranno fare prove prima dell'assunzione, dovrebbero continuare a ripeterle anche dopo, con il passare degli anni, per verificare che la persona continui a mantenere un certo standard».

«Avere personale fisicamente prestante è meglio - dichiara sorridente un agente biondo e con gli occhi chiari - La presenza e la prestanza fisica fa metà del lavoro:

quando escono in pattuglia due colleghi ben messi, non si va mai al litigio con il cittadino. Peccato che la nostra palestra, alla scuola del corpo di via Boeri, abbia chiuso all'inizio del Covid e non abbia più riaperto».

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