San Siro, Sala molla il pressing

Il sindaco ammette: "Il restyling per ora resta un sogno"

San Siro, Sala molla il pressing

Appelli, proposta di terreni per realizzare un secondo stadio in città, ultimatum. Alla luce della situazione societaria del Milan e visto che neanche l'Inter smania per investire grossi capitali sul restyling di San Siro, il sindaco Beppe Sala dopo mesi di pressing si arrende: «Io ho fatto quello che era possibile fare ma a questo punto mi pare che la situazione non vedrà a breve una via d'uscita, temo che sull'idea di lavorare su San Siro per farlo diventare uno stadio internazionale e moderno si debba aspettare». Temo, ha ripetuto ieri, «che il sogno di dare un San Siro diverso a Milano al momento rimanga un sogno. Un obiettivo più che un sogno, ma in queste condizioni non si può andare avanti, i club hanno altre priorità».

E Sala alla vigilia del Consiglio nazionale del Coni che si riunirà oggi a Roma per iniziare a discutere sulla candidatura di Milano, Torino o Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026 prevede tempi più lunghi del previsto per la scelta, neanche fine luglio ma addirittura settembre. «Spero di sbagliare - afferma . ma la mia impressione è che la scelta possa slittare a settembre, temo un pò l'impasse tra Coni e governo. Credo che il Coni starà attento a non andare alla conta senza copertura politica totale. Certo non gradisco che esponenti del governo dicano che hanno un rapporto privilegiato con alcune città». Un attacco diretto a Luigi Di Maio che sostiene la M5S Chiara Appendino. Sala non ha sentito la sindaca di Torino, «non ci stiamo parlando - conferma -. Capisco suo punto di vista, è partita cosi decisa rispetto alla candidatura in questo momento fa fatica ad accettare Milano capofila con uno spazio a Torino. É un peccato perche diventerebbe una candidatura fortissima, ma non posso che rispettare la sua linea politica».

Il presidente del Coni Giovanni Malagò conferma che la scelta sarà fatta «tra fine luglio e inizio settembre» e i sindaci «verranno a esporre i loro dossier». E ieri anche l'ex presidente Figc Carlo Tavecchio «da buon lombardo» ha tifato Milano. E ha «sentito che in ambienti Cio sono favorevoli».

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