«Prima della riforma sanitaria, non si tocca nulla». È la linea dei vertici di Forza Italia, rimbalzata dopo una serie di incontri tra la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini, e alcuni consiglieri che hanno chiesto la sostituzione di Claudio Pedrazzini: sono scaduti i due anni e mezzo di cui si era parlato in principio. Il tutto durante la difficile trattativa con il presidente della Regione, Roberto Maroni, che insiste sul superassessorato e tenta di sfilarlo all'azzurro Mario Mantovani.
In commissione Sanità è arrivato il primo via libera alla revisione della legge regionale: i partiti di maggioranza hanno votato la riforma della governance (contrari Pd, Patto Civico e 5Stelle), incluso il nuovo superassessorato. Rimangono destinati a un altro provvedimento i contenuti clinici: saranno considerati in autunno la rete della salute mentale, il diabete e l'emofilia. Come spiega il leghista Fabio Rizzi, cuore della novità è «l'istituzione di Ats (Agenzie di tutela della salute) e Asst (aziende sociosanitarie territoriali), nella separazione delle funzioni tra chi programma e controlla da una parte e l'azienda che eroga prestazioni dall'altra».
È probabile che i nodi vengano al pettine in aula, dove la strada si annuncia lunga, aperta agli interventi dell'opposizione e anche di Forza Italia: si comincia il 14 luglio fino a venerdì 17. Poi si slitta a dopo il bilancio: 30 e 31 luglio e ancora 4, 5 e 6 agosto. La scelta di prevedere numerose sedute è stata fatta per recuperare il confronto che in commissione è venuto meno a causa del pressing di Maroni.
Ma veniamo alla maretta politica. Sei consiglieri azzurri su dieci (tra cui Mantovani) la scorsa settimana hanno chiesto che l'incarico di Pedrazzini fosse assunto da Luca Marsico. In seguito, due consiglieri si sono sfilati e la questione resta aperta: se davvero Pedrazzini dovesse avere un altro incarico (magari in giunta), tra i nomi in corsa ci sono anche i sottosegretari Alessandro Fermi e lo stesso Gallera.
Nelle trattative, accanto al riassetto delle deleghe legato al futuro delle aree Expo, al Reddito di sostegno e all'accorpamento tra Salute e Sociale, rientrano anche le nomine ai vertici di Ferrovie Nord. In pole position per il ruolo di amministratore delegato è il parlamentare Antonio Verro, in arrivo dal cda della Rai. Sembra invece avere meno chance l'ex sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo. Ma adesso, la linea politica di Forza Italia è soprattutto serrare le file per difendere il partito dalla Lega. Spiega Claudio Pedrazzini: «È un momento delicato. Siamo concentrati ad affrontare una situazione politica che pone al centro dell'attenzione non questioni personali ma i contenuti».
E qui entrano in gioco i rapporti con Roberto Maroni.
Durante un incontro di dieci giorni fa, con Giovanni Toti e Mariastella Gelmini, la richiesta al presidente della Regione è stata che il mega assessorato (Salute e Sociale) rimanga a Forza Italia. Ma oltre alle garanzie, non sono chiari i tempi: se cioè il nuovo assetto sarà sancito a fine luglio, ad ottobre o più avanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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