«La burocrazia è una tassa occulta da pagare per i nostri imprenditori». Perché, denuncia l'assessore alle Attività Produttive della Regione Mario Melazzini, «mediamente lavorano 45 giorni per lo smaltimento degli adempimenti burocratici e per 28 giorni devono impiegare anche i loro dipendenti». Al suo fianco il governatore Roberto Maroni che ieri a Palazzo Lombardia ha annunciato che entro maggio la giunta varerà un piano per la semplificazione che porterà anche alla creazione di zone a burocrazia zero. Per questo è nato il Comitato semplificazione affidato all'economista Giulio Sapelli, il professore di Storia economica alla Statale che secondo Maroni «conosce bene il sistema burocratico e altrettanto bene quello delle imprese».
Facendo leva su quella che è stata definita «antropologia positiva», ovvero l'instaurazione di un rapporto di fiducia fra il pubblico e il privato senza «vessazioni» nei confronti di quest'ultimo, il comitato incontrerà in audizione «imprese e cittadini» allo scopo di realizzare un «libro bianco» con le necessità del mondo produttivo e le proposte su cui lavorare. «Io pubblico - ha spiegato Maroni - mi voglio fidare delle imprese, per cui non ti chiedo più quintali di documentazione ma ti dico cosa devi fare.
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