Scaduta la fornitura dei buoni pasto del Comune: «Altro spreco»I dipendenti di Palazzo Marino

«Il Comune spreca 1,4 milioni. Soldi che avrebbero potuto evitare il taglio di alcuni sussidi agli anziani». Il motivo? Lo chiede il consigliere di Forza Italia Fabrizio de Pasquale al sindaco e all'assessore al Bilancio in un'interrogazione depositata questa mattina.
Il fatto: nel 2009 l'Accor vince la gara d'appalto per la fornitura di buoni pasto per i dipendenti di Palazzo Marino. Il bando scadeva il 30 giugno. Nessuno ha provveduto a rinnovarlo «fatto assai grave», e si è scelto di prorogare il contratto per un anno. Il Comune ha bandito la gara solo a gennaio per 27,6 milioni di euro, senza consultare sindacati e lavoratori, che avrebbero preferito i ticket restaurant, e segnalata all'associazione di aziende emettitrici di buoni pasto per le condizioni di manifesto vantaggio in favore del fornitori uscente.

«Non solo il Comune non ascolta i suoi dipendenti, ma avrebbe potuto optare per una soluzione economicamente più vantaggiosa - spiega de Pasquale - che avrebbe fatto risparmiare il almeno 1,4 milioni: sarebbe bastato aderire al contratto Consilp 5 e 6 per la fornitura di buoni pasto, come peraltro accaduto per la manutenzione degli edifici pubblici».

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