La Scala corteggia i giovani: "Opere e balletti a due euro"

Il ministro Bonisoli incontra il sovrintendente Pereira: "Dal prossimo cartellone 2.200 biglietti per under 25"

La Scala corteggia i giovani: "Opere e balletti a due euro"

L'opera offerta a prezzi simbolici ai giovani, le creazioni della Scala per Matera, la nomina del sovrintendente, i rapporti coi membri pubblici nei Cda lirici, il Fus e il copyright.

È stata una mattinata intensa di argomenti quella di ieri durante l'incontro nella sala gialla del Piermarini fra il ministro dei Beni e delle Attività culturali Alberto Bonisoli e il sovrintendente scaligero Alexander Pereira («è la prima volta che, nella storia della Scala, arriva il ministro della Cultura per parlare di problemi», tiene a precisare il padrone di casa). Discussione densa, ipotesi allo stato avanzato, decisioni. A partire dall'apertura verso i giovani per incentivarli a interessarsi di più al belcanto e alla danza. Il ministro Bonisoli ha annunciato un'iniziativa che dal prossimo anno coinvolgerà le 14 fondazioni lirico-sinfoniche italiane, Piermarini in testa: «Come abbiamo fatto per i musei ci sarà la possibilità di acquistare biglietti a due euro per i ragazzi che vanno dai 18 ai 25 anni. Ci saranno 100 posti per loro in ogni rappresentazione». Visto il cartellone meneghino di 15 opere e 7 balletti, a prezzo simbolico «la Scala offrirà 2.200 posti» ha detto il titolare dei Beni culturali, spiegando la genesi di tutto: «Un modo per far conoscere al mondo l'enorme patrimonio della lirica» soprattutto a persone «che non sono abituate ad ascoltare l'opera per alcune ore».

Poco dopo le reazioni, in primis quella delle Fondazioni lirico-sinfoniche italiane; spiega il presidente dell'Anfols e sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino Cristiano Chiarot: «È una buona proposta che viene accolta positivamente da tutti i sovrintendenti. Tale promozione andrà ad arricchire e rafforzare le politiche che i teatri italiani hanno messo in atto negli ultimi anni». Dal summit Bonisoli-Pereira ecco arrivare idee pure su quel che riguarda l'italica capitale della cultura 2019. «Stiamo pensando di individuare un'iniziativa che valga la pena di portare a Matera - viene raccontato - Con il sovrintendente si è parlato di queste opere per bimbi, opere in formato tascabile». Il lavoro prescelto potrebbe essere Il flauto magico oppure l'Elisir d'amore. Il progetto di adattare grandi titoli del repertorio a misura di bambino, format che il Piermarini sperimenta con «Grandi opere per piccoli», che potrebbe essere esportato in Cina. «Si tratta di una proposta che possiamo moltiplicare con l'aiuto del ministero», afferma il sovrintendente Pereira, che però - precisa - di dover valutare ancora le «forze strutturali». Il tam tam delle notizie d'Oriente. Si sa già di scuole cinesi che vorrebbero importare questa idea e a proposito «abbiamo già sette, otto produzioni pronte», che possono essere noleggiate e «fruite o dai piccoli o dagli studenti italiani o da quelli di altri Paesi», è la conclusione.

Infine riflessioni del ministro sulla nomina della figura del sovrintendente («ragionare con anticipo su possibili avvicendamenti è una prassi che ha senso, questo è un settore che a certi livelli necessita di un orizzonte di pianificazione più lungo»), sui rapporti con i consiglieri espressi dal ministero per le fondazioni lirico-sinfoniche («io sono un istituzionale, chiunque è stato nominato da ministri precedenti è come se lo avessi nominato io, quello che ci sta è che ci sia un'interlocuzione con queste persone»); e ancora: il fondo unico per lo spettacolo che «non è stabile», «così non va bene - fa sapere - e va rimodulato. È uno strumento che serve, però il meccanismo che non funziona.

Inoltre ci sono troppe domande e per questo bisogna «intervenire nei processi di selezione, insomma va riconquista la credibilità nell'assegnazione». Dulcis in fundo la norma passata a Bruxelles sul coyright, il diritto d'autore, decisione che «non soddisfa, non è adeguata ai tempi. È stata un'occasione mancata».

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