Ha rimosso la foto ma non le polemiche. Protagonista del polverone in Comune è la vicesindaco Anna Scavuzzo, che lo scorso weekend ha pubblicato sui social un'immagine scattata durante una cena con amici. In primo piano candelabri e una bottiglia di Ruchè di Castagnole Monferrato. «In vino veritas!» il commento che la vice di Beppe Sala, assessore alla Sicurezza, ha inserito a corredo della foto con una serie di hashtag: #nonsolobirra, #vino, #amici. La gente che in zona rossa osserva le regole ha cominciato a bersagliarla di commenti e Scavuzzo ha rimosso la foto. Non abbastanza velocemente, visto che ieri è stata pubblicata dal sito Affaritaliani.it e da lì è rimbalzata sui profili social di leghisti e azzurri. La vicesindaco, già presa di mira per gl assembramenti in Darsena o davanti a San Siro, ha garantito che si trattava di una vecchia foto, «avrei dovuto aggiungere l'hashtag amarcord - ammette -. La foto non è di domenica sera, il mio è stato un gesto più di nostalgia che di cronaca, pensando quando almeno le cene con qualche amico si potevano fare». Il caso ha sollevato comunque polemiche e dubbi. «Sala dovrebbe rimuoverla immediatamente dal suo incarico - sostiene il consigliere Fi Alessandro De Chirico -. Non perché la Scavuzzo abbia commesso l'errore di postare una foto "in vino veritas", le do il beneficio del dubbio che quella foto rimossa fosse di quando potevamo sederci tranquillamente intorno a un tavolo con amici e sono certo che si giustificherà così, ma perché è totalmente inadeguata a ricoprire l'incarico. Folle nei parchi, nei luoghi della movida e sui mezzi pubblici, fino all'eclatante party in Darsena». Anche per il consigliere Fdi Riccardo De Corato «in zona rossa la priorità del Comune non sono certo i controlli, sono ridicoli 4 sfido chiunque a dire il contrario». Poi «se le immagini fossero vere sarebbe gravissimo. In zona rossa è vietata ogni forma di assembramento anche nelle abitazioni, tant'è vero che le forze dell'ordine sono impegnate a stanare i ragazzini intenti in festeggiamenti illegali in casa». Vecchia o attuale, anche per il consigliere leghista Massimiliano Bastoni «poco importa delle foto che la Scavuzzo posta sui social, sono tragiche semmai le immagini di degrado che postano i milanesi. Dovrebbe togliere il disturbo».
L'immagine pubblicata dal vicesindaco era comunque inopportuna secondo il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi, soprattutto «a fronte dei tanti sacrifici che i cittadini stanno facendo in questo periodo. Al di là delle goffe giustificazioni, alle quali ci sforziamo di credere, la seconda carica del Comune dovrebbe dare prova di maggiore buonsenso.
Stando all'ultimo rapporto di Confcommercio a causa del Covid e della conseguente crisi economica a Milano nel 2020 hanno chiuso 567 bar e esercizi di somministrazione. Queste persone, a differenza della Scavuzzo, non sono nelle condizioni di festeggiare con una bella bottiglia di Ruchè di Castagnole Monferrato».
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