Cronaca locale

Sciopero, code e smog che risale Lista Sala: nel 2022 stop ai diesel

Giornata di disagi e di polemiche. Legambiente: misure più dure

Elena Gaiardoni

«Bisognerebbe avere coraggio e dire: Stop a tutti i diesel e al gasolio a Milano e in Lombardia entro il 2022. Cosi forse si potrà non vivere sempre in emergenza sanitaria». Lo dichiarano Elisabetta Strada, Franco d'Alfonso, Enrico Marcora e Marco Fumagalli, consiglieri comunali del Gruppo Noi Milano Beppe Sala Sindaco, con un appello per interventi antismog, proteste contro l'inquinamento giunte più forti durante la giornata di ieri, in cui la circolazione delle automobili era aperta a tutti per lo sciopero dei mezzi pubblici e il corteo degli scioperanti.

La fila dei manifestanti aderenti allo sciopero è partito da Foro Bonaparte, organizzata da varie sigle dei sindacati di base tra cui Sgb (Sindacato generale di base) e Cub (Confederazione unitaria di base), appoggiate anche da alcune forze di estrema sinistra come Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo). Molti i cartelli. «Per l'abolizione della legge Fornero», recitava uno. Uniti alla protesta anche i diritti per i migranti «per impedire la riduzione dei salari e migliorare le condizioni di lavoro».

Atm ha fatto sapere che per tutte le quattro ore di sciopero, dalle 9 alle 13, i mezzi di superficie e le metropolitane hanno viaggiato regolarmente, senza creare alcun danno ai passeggeri che hanno lasciato a casa la macchina. In molti invece hanno preso l'automobile in un giorno in cui lo smog non aveva certo bisogno di essere incentivato, visto che solo da due giorni i livelli di polveri sottili sono dentro i limiti di legge, e revocare i blocchi del traffico, come è stato fatto ieri, non è stato certo una saggia decisione per la salute dell'aria.

«La concentrazione di Pm10 e NO2 ha già ricominciato a salire e il vento previsto nelle prossime ore potrebbe solo momentaneamente migliorare la situazione. Ci saremmo aspettati più coraggio da parte dell'amministrazione meneghina nel decidere di lasciare il traffico fuori dalla città - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente -. Due giorni entro i limiti stabiliti dalla direttiva europea sono troppo pochi, servono misure più decise per fermare una situazione che è già cronica». Il caos generato dallo sciopero nazionale del trasporto pubblico non ha attivato una condizione positiva per lo smog, anzi ha contribuito a peggiorare la situazione. «Torniamo a ribadire la necessità di mantenere in vigore i divieti emanati in questi giorni per la circolazione delle auto diesel - ribadisce la Meggetto -. Bisogna intensificare i controlli sui veicoli inquinanti e sugli impianti termici, senza aspettare un'altra emergenza.

Le decisioni prese da Regione Lombardia sul tema dell'inquinamento sono risultate troppo timide: è d'obbligo chiedere uno sforzo maggiore ai sindaci delle città lombarde per evitare che la situazione torni a peggiorare».

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