Maria SorbiPiù che la giornata dei disagi, quella di ieri è stata la giornata delle diatribe. Tutto sommato, lo sciopero non ha messo inginocchio la città e non è stato impossibile trovare i mezzi per spostarsi. Quel che rimarrà agli aggi è il botta e risposta tra i sindacati e Atm. Sono volate parole e accuse pesanti. Cub Trasporti, senza tante sfumature, ha accusato apertamente l'azienda di trasporti di aver «boicottato» la protesta dei dipendenti. «Atm - denuncia il sindacalista Claudio Signore - avrebbe isolato la centrale operativa per impedire ai macchinisti di comunicare la volontà di scioperare». Il sindacalista denuncia «un gravissimo atto di boicottaggio dello sciopero che ha anche responsabilità individuali e penali e che coinvolge l'Atm stessa che, in questo modo, ha impedito ai macchinisti, che erano già stati precettati per i sei mesi della durata dell'Expo, di poter esercitare il loro diritto costituzionale di sciopero». Secondo l'esponente del Cub «i telefoni della centrale operativa sono rimasti isolati, impedendo quindi a molti macchinisti che intendevano aderire all'astensione dal lavoro di comunicare la loro volontà. Magicamente - continua il sindacalista - alle 8.45 del mattino i telefoni tornavano in funzione e i funzionari della sala operativa rispondevano ai macchinisti che protestavano perchè ormai era passato il momento per poter comunicare l'adesione allo stato di agitazione e che non avrebbero più potuto esercitare il loro diritto di sciopero per l'intera giornata».Ovviamente Atm risponde duramente alle pesanti accuse e le giudica «fantasiose». «Si tratta di accuse surreali, ridicole e forse anche un po' patetiche - sostiene l'azienda in una nota - Che nell'era di internet uno sciopero fallisca (perché questo è il dato di fatto incontestabile) perché quattro o cinque lavoratori volevano comunicare la loro adesione oltre i termini fissati e non ci sono riusciti, è una vera offesa al buonsenso e all'intelligenza di chi subisce i disagi». «Nell'era di Internet con indirizzi mail ben noti (e usati spesso a sproposito anche di notte) chi può credere a simili panzane? E questo anche sorvolando sulla circostanza per cui, con strategia chiaramente volta a cercare di creare il maggior danno possibile, alcuni attivisti hanno atteso gli ultimi secondi per comunicare la loro scelta e calcolando male sono finiti fuori tempo. L'invenzione del disguido tecnico sui telefoni altro non è che una patetica scusa per mascherare il fallimento delle loro iniziative, una grottesca manovra per distogliere l'attenzione dall'insuccesso della sua iniziativa, che in metropolitana ha raccolto meno di 40 adesioni. È una offesa ai lavoratori Atm, ai clienti, ai cittadini e al buon senso. Piuttosto - si legge ancora nella nota di Atm -, alcuni soggetti dovrebbero rassegnarsi alle sconfitte anziché arrampicarsi sugli specchi inventando accuse gravi e continuando con il loro comportamento a danneggiare i lavoratori e i cittadini di Milano». Piuttosto lieve l'impatto della protesta sindacale sulla città: lo sciopero è iniziato alle 8,45 ed è durato quattro ore.
Ma, fin dal mattino, la circolazione dei treni delle linee M2, M3 e M5 è proseguita regolarmente per tutte le destinazioni. Ci sono state delle corse sospese tra le stazioni di Gambara e Bisceglie. In superficie la circolazione di tram e bus è proseguita con qualche riduzione delle corse durante la mattinata ma non è stata interrotta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.